Mafia ambientale, Varese alza la testa

Stretta sui delitti ambientali: il comune di Varese sta organizzando una consulta antimafia per fare attività di prevenzione, informazione, divulgazione ma anche di segnalazione

VARESE – Dal rapporto ecomafia 2014 di Legambiente emerge che nella provincia di Varese sono state accertate 14 infrazioni per «ciclo illegale dei rifiuti» (percentuale pari allo 0,2 per cento su base nazionale) per un totale di 11 persone denunciate e di 8 sequestri.
Sono invece 19 le infrazioni accertate nel ciclo illegale del cemento, che coinvolge reati nell’ambito dell’estrazione e della demolizione e costruzione di opere. La percentuale della provincia in questo caso si attesta sullo 0,3

per cento su base nazionale, per un totale di 16 persone denunciate.
Di tutto questo si è parlato nell’ambito del seminario organizzato da Amici della Terra “Ecomafie: i reati ambientali” che si è svolto ieri pomeriggio a Palazzo Estense.
Per spiegare l’inasprimento della legge verso i reati ambientali – che vengono definiti «delitti» – è intervenuto il sostituito procuratore della Repubblica , che si sta occupando anche del caso delle traversine date in pasto alle fiamme lo scorso fine settimana, il cui colpevole non è stato ancora rintracciato.
«Un caos tipico di delitto al paesaggio è l’abusivismo edilizio – ha detto , del coordinamento di Libera Varese per Legambiente Provincia di Varese – Un esempio che ci riguarda da vicino è quello di Golasecca dove in un bosco di 11600 metri quadrati sono stati costruiti 24 appartamenti con piscina senza avere tutti i permessi. Il procuratore ha parlato di grandi carenze nella vigilanza».