Manganelli ai vigili vietati? No, Como e Cremona li usano

Nella città di Como, così come a Cremona, gli agenti della polizia locale sono dotati di spray al peperoncino e bastoni estensibili, come strumenti di autodifesa in caso di aggressione. A Bergamo, poco prima delle elezioni, la giunta comunale ha deliberato l’utilizzo dello spray al peperoncino, seppur si tratti del modello più soft.

A Varese il dibattito sulla possibilità di dare o meno i “manganelli” ai vigili è ancora aperto. In realtà Palazzo Estense ha già da tempo acquistato 60 sfollagente, ma non può dotare i propri agenti di questi strumenti finché non arriverà un parere favorevole da parte della Commissione ministeriale.

Quest’ultima, infatti, ha espresso un parere contrario in merito al loro utilizzo: attenzione, però, non si tratta di un divieto bensì di un consiglio e il Comune di Varese ha deciso di seguire questo suggerimento. «Quello dei bastoni estensibili è un argomento controverso e molto dibattuto – spiega il commissario capo della Polizia Locale di Como, – Tutto ruota intorno alla definizione di arma che, agli effetti della legge penale, si intendono quelle da sparo e tutte le altre la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona e tutti gli strumenti atti ad offendere, dei quali è dalla legge vietato il porto in modo assoluto, ovvero senza giustificato motivo».

Tra gli strumenti di autotutela che da sempre hanno generato dibattiti sulla classificabilità o meno tra i mezzi di armamento comune della polizia locale, ricordiamo lo spray O.C. (meglio conosciuto come “spray al peperoncino”). Quest’ultimo è stato finalmente disciplinato da apposito regolamento del Ministro dell’Interno.

La normativa di riferimento per quanto riguarda l’armamento della polizia locale è contenuta nella legge quadro 7 marzo 1986, n.65, in particolare nell’articolo 5 comma 5, modificato con la legge n. 127/97 (Bassanini bis): gli agenti della polizia locale, ai quali è stato riconosciuto lo status di agente di pubblica sicurezza, possono portare senza licenza le armi di ordinanza previste dai regolamenti di polizia locale, previa delibera del consiglio comunale.

Inoltre, l’art. 2, comma 3 del decreto ministeriale n. 145/1987, stabilisce che per motivi di sicurezza e in considerazione della presenza di elevati indici locali di criminalità, il Prefetto può chiedere al Sindaco che gli agenti e ufficiali di polizia locale in possesso della qualifica di agenti di pubblica sicurezza prestino servizio armato.

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