Movida a tutta birra, la partenza è col botto

Al Museo del Tessile è un successo l’esordio della piccola “Oktoberfest” in chiave bustocca. Subito lamentele per il rumore e gli schiamazzi

– Al Museo del Tessile la piccola “Oktoberfest” bustocca: inizio con il botto, ma anche con le prime proteste per il rumore. Eppure, mai come in questi giorni, è una Busto Arsizio “europea”. Perché oltre al clima “bavarese” che si vive nel giardino quadrato del Tessile, la città è letteralmente invasa dai tifosi finlandesi accorsi in massa per seguire gli europei di pallavolo al PalaYamamay. Viste le attitudini “birraiole” dei finnici, non è da escludere un “matrimonio” di interessi al Tessile. Dove intanto venerdì sera la Prosit Fest 2015 ha vissuto il suo “opening act”, con la prima birra spillata dal sindaco , affiancato dal presidente e dal manager del Distretto urbano del commercioe .

«Subito un inizio con il botto» ammette il presidente del Distretto . «Devo dire che l’ambiente è stato sistemato in modo molto efficace, ancor meglio della passata edizione» sottolinea il sindaco Gigi Farioli. A fine serata, facendo i primi conti, si parla di presenze quasi raddoppiate rispetto alla serata inaugurale di dodici mesi fa. Segno che questo appuntamento – dopo il trasloco dello scorso anno dalla storica sede della colonia elioterapica al Museo del Tessile,

con la gestione presa in carico dal Distretto – è già diventato un punto di riferimento. Va ricordato che la Prosit Fest ha un significato che va ben oltre all’aspetto puramente di intrattenimento, visto che la forza lavoro impiegata dietro al bancone e a servire ai tavoli è composta dai cosiddetti “lavoratori socialmente utili”, persone in situazione di difficoltà occupazionale che sono state segnalate dal centro per l’impiego o dai servizi sociali del Comune. La tipica situazione “win-win”? Non proprio, perché i residenti della zona si sono subito fatti sentire, per i problemi del rumore notturno e del caos parcheggi. «Veniamoci incontro» è l’appello di, che oltre ad essere il referente cittadino di Fratelli d’Italia abita a cento metri in linea d’aria dal giardino quadrato del Tessile.

«Le feste devono unire e non dividere, quindi bisogna garantire sia il divertimento che il riposo alle famiglie del quartiere – afferma Attolini – posso capire che il venerdì e il sabato sera la musica vada oltre la mezzanotte, ma durante la settimana deve finire entro le 23. Oltretutto, ci sono leggi che regolamentano il suono dei locali pubblici ed esistono fonometri in dotazione alle forze dell’ordine». Così Attolini lancia la sua proposta, considerati anche i problemi di pubblica sicurezza e di scarsità di posteggi in zona: «Credo che sia giunta l’ora di cercare un’altra collocazione, o in zona industriale di Sacconago o in un posto chiuso».