Notte etilica senza freni Tre minori in ospedale

Allarme alcol nel Varesotto, il sabato sera finisce male per 5 ragazzi. In tre - a Clivio, Busto e Castellanza - non hanno neppure 18 anni

– Ennesima notte alcolica in provincia: tre minorenni in ospedale per intossicazione etilica. E cresce l’allarme per l’abuso di alcol tra i giovanissimi. Tre episodi distinti caratterizzati da un pericoloso filo conduttore che la notte scorsa ha riunito Busto Arsizio, Clivio e Castellanza.
Il promo ragazzino è crollato a Clivio quarantatré minuti dopo la mezzanotte tra sabato e domenica. Minorenne, il ragazzo ha 16 anni e risiede in zona, ha perso completamente i sensi tramortito dall’alcol. Il 118 lo ha raggiunto in via Molini di sotto. La situazione è apparsa subito grave: il sedicenne è stato trasportato in ospedale in codice giallo. C’è voluta tutta la notte prima che si riprendesse e tornasse cosciente. È fuori pericolo ma ha rischiato grosso.

A Busto Arsizio invece all’una e trenta di domenica è stata una ragazza a crollare. Anche lei di sedici anni. L’ambulanza l’ha soccorsa in viale Rimembranze.Stessa scena vista a Clivio: la giovane era incosciente. Anche per lei è scattata la corsa in ospedale in codice giallo. Anche per lei ci sono volute ore prima di riprendersi. Alle tre l’allarme alcol è invece scattato a Castellanza. Un ragazzo di 17 anni è stato recuperato in viale Borri privo di sensi.

Intossicazione etilica pesante anche per lui. Nella notte ci sono stati altri due interventi, uno a Varese l’altro a Vergiate, per il recupero di altri due giovani vicini al coma etilico. Non minorenni ma giovani di appena 19 e 18 anni. Una notte che fotografa una situazione che si aggrava sempre più. I tre minorenni hanno bevuto in compagnia di amici. Il nuovo trend consiste nel mandare l’amico maggiorenne al supermercato a comprare alcol per tutti e nel devastarsi o in abitazioni private o in piazze e parchi. Il modo più semplice per aggirare l’ostacolo normativo che proibisce di vendere o servire alcolici a minorenni negli esercizi pubblici.

E i dati raccolti dal dipartimento dipendenze dell’Asl di Varese confermano l’allarme.In provincia i giovani tra i 15 e i 19 anni che dichiarano di aver bevuto almeno un bicchiere di alcol nell’ultimo anno sono il 77,3%, con una prevalenza di consumo dei maschi (79%) rispetto alle femmine (75%).L’area giovanile è un’area critica in questo ambito, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno del “binge drinking”: il consumo di sei o più bicchieri di bevande alcoliche in uno spazio di circa un’ora. Questo fenomeno riguarda un ragazzo su tre sotto i 18 anni.
Nell’ultimo mese preso in analisi dall’indagine dell’Azienda sanitaria locale, il 36,7% degli intervistati ha dichiarato di non aver bevuto. I giovani che hanno bevuto più di venti volte sono in maggiore prevalenza di 19 anni (58,7%), mentre chi ha bevuto da 20 a 39 volte ha perlopiù 17 anni (32,4%).