Pellet, duemila truffati Un giro da mezzo milione

Almeno duemila ordinazioni raccolte nel giro di sei mesi per un volume d’affari che supera molto probabilmente il mezzo milione di euro. È una truffa milionaria quella messa in piedi a Cassano Magnago dalla Broker Sud di via Andrea Costa.

La ditta del pellet “fantasma” – sparita con i soldi degli anticipi – ha raggirato centinaia di consumatori attratti da offerte super convenienti, tanto che già dallo scorso mese di maggio la clientela si era messa in fila per ordinare il combustibile per stufe e caminetti. La possibilità di potersi portare a casa il materiale a prezzi scontati in vista della stagione più fredda era troppo ghiotta per non essere raccolta.

Ma per i clienti è arrivata la doccia gelata: la Broker Sud si è volatilizzata con i soldi, e sono davvero un mucchio, che i clienti avevano versato sul loro conto corrente quale anticipo del 30%. Con il trascorrere dei giorni emergono più chiaramente anche le cifre della mega truffa che ha visto coinvolte persone residenti nel Varesotto, ma anche in buona parte della Lombardia e del Piemonte. È possibile che nella rete siano finiti anche cittadini del Canton Ticino.

I conti della truffa rischiano di essere davvero enormi. Mediamente, infatti, ogni bancale è costato 68 euro e cioè il 30% del costo complessivo pagato come anticipo (la parte restante doveva essere pagata alla consegna attraverso un assegno). Ma non tutti i clienti hanno effettuato ordini per un solo bancale, anzi considerando l’apparente convenienza e soprattutto la possibilità di ottenere anche un ulteriore sconto (si parla del 10%) in caso di acquisti plurimi, è facilmente comprensibile come molti clienti abbiano optato per l’acquisto di più bancali.

Super ordinazioni a parte, si può ragionare su una spesa media che viaggia tra i 200 e i 500 euro a persona. Poi ci sono le aziende. Senza contare chi, fidandosi, ha completato il pagamento senza attendere i tempi della consegna. Con una spesa media di questo tipo,, prendendo in considerazione il numero di duemila ordinazioni effettuate da maggio a settembre, il giro d’affari oscilla tra i 500mila e il milione di euro. Oggi, però, una stima precisa non si può ancora effettuare, anche perché l’esercito dei truffati, che cresce di giorno in giorno, sta continuando a rivolgersi ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza per sporgere denuncia. È probabile che clienti, quelli che magari hanno perso solo la caparra per un bancale, per pochi euro non decidano di fare denuncia, anche se il consiglio è di rivolgersi alle autorità per aiutare le forze dell’ordine a ricostruire con esattezza le dimensioni della truffa del pellet “fantasma”.

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