Per far San Fermo ci vuole un Tavolo

Associazioni, realtà educative e residenti si armano di pennelli e fantasia e fanno più bello il quartiere. Prima tappa le scuole: dipinti dove c’era degrado. Domani festa grande in piazza con musica e merenda

Con la fine dell’estate studenti, genitori e, più in generale, i residenti di San Fermo si sono armati di pennelli e fantasia per abbellire sei luoghi chiave del rione. Dopo settimane di lavoro le opere sono finalmente pronte e domani mattina saranno presentate ufficialmente alla comunità con una piccola mostra fotografica allestita in pizza Spozio cui seguirà, per chi lo desidera, una piccola inaugurazione itinerante. A cominciare dalle scuole.

Luoghi rinnovati

Dal nido di via Vetta d’Italia alla media Don Rimoldi, sono quattro i plessi scolastici toccati dal progetto. In pratica tutte le scuole del quartiere, legate insieme dalla metafora di un albero che cresce.

Ad annaffiare la piantina appena spuntata dal terreno sono i bambini dipinti sui muri accanto al cancello del nido Marzoli. Da lì i rami crescono, diventano più robusti (sorreggono addirittura un’altalena) e arrivano fino ai muretti all’ingresso della materna Don Papetti di via Monfalcone, dove anche il cancello è stato ripitturato dai genitori, di verde e di marrone. Foglie e corteccia.

A pochi metri di distanza, all’ingresso dell’elementare IV Novembre gli alberi si intrecciano e si moltiplicano, a cominciare dalle colonne che sorreggono il portico di ingresso e dove trovano riparo un nido di uccellini, uno scoiattolo e persino un panda. All’interno, nell’atrio, si respira invece aria di primavera con alberi ricoperti di migliaia di fiori coloratissimi, mentre le grige colonne alla base del grande lucernario sono state ricoperte di maracas, tamburi, note e chitarre in omaggio all’orchestra degli alunni della scuola: il gruppo Iqbal fatto di chitarre e percussioni. Saranno i piccoli musicisti, con il loro concerto in programma alle 11.30 in piazza Spozio, a fare da colonna sonora alla manifestazione di domani mattina che promette, tra l’altro, di offrire a tutti i partecipanti una merenda a base di cioccolato.

Recuperati dall’incuria

A promuovere l’iniziativa è il Tavolo di comunità del quartiere, in cui sono rappresentate tutte le associazioni e le realtà educative del rione. E non è la prima volta che il Tavolo si impegna nel recupero dal degrado alcuni pezzi significativi di San Fermo. A cominciare dal passaggio pedonale che da piazza Spozio porta all’ingresso della scuola materna, che due anni fa è stato colorato e impreziosito da centinaia di piastrelle dipinte dai bambini del quartiere per essere rinominato “la via dei bambini”.

«Abbiamo potuto realizzare questi lavori grazie al progetto Tangram» spiega , il pittore del borgo di Penasca che ha coordinato i lavori artistici assieme alle mamme e ai papà dell’associazione genitori. Ora il progetto non è ancora stato rifinanziato, e lanceremo in piazza una raccolta fondi almeno per coprire i costi vivi dei colori».

Altre opere realizzate nelle ultime settimane sono gli alberi sui muri accanto alle porte di ingresso della media Don Rimoldi e realizzati dagli alunni assieme al loro docente di arte . Lo stesso gruppo ha disegnato un arcobaleno sul muretto dei box delle nuove case popolari di via Valsugana e ripristinato un paio di panchine del parco di via Pergine.n