Rapine in villa: polemica sulla sicurezza

Dopo la rapina in villa a Castiglione Olona si torna a parlare di sicurezza: un tema già affrontato durante la campagna elettorale, ma sempre più d’attualità.

A maggior ragione dopo i fattacci di via Monte Cimone: due banditi hanno assaltato di notte l’abitazione nella quale vive una coppia di anziani coniugi.

Li hanno immobilizzati, utilizzando del nastro adesivo e poi se la sono svignata portandosi via un ricco bottino di contanti e gioielli per diverse migliaia di euro.

La storia ha fatto il giro del paese accendendo un dibattito pubblico rispetto alle contromisure che si possono adottare per arginare eventi contro il patrimonio.

«A mio avviso – dice della lista civica, Evviva Castiglione – una delle iniziative che devono essere promosse al più presto riguarda il potenziamento del sistema di videosorveglianza. Il nostro territorio è attraversato da cinque importanti strade, installare nuove telecamere all’ingresso della città è una misura che potrebbe secondo me rivelarsi molto utile. Non verrebbero monitorati solo i punti strategici del territorio, ma in questo modo, tale presidio garantirebbe la possibilità di risalire anche alle macchine che nell’arco di una mezzoretta hanno attraversato il territorio di Castiglione. Credo possa essere utile anche alle indagini degli investigatori».

In effetti sono già diversi i Comuni nei quali è stato adottato il sistema delle leggi targhe.

Un sistema che molto spesso è risultato decisivo per smascherare ladri, vandali e rapinatori.

«Fondamentale – insiste – è anche il potenziamento dell’organico della polizia locale. Oggi possiamo contare su tre agenti e sono troppo pochi. Bisogna incrementare. Non possiamo inoltre dimenticare le possibilità che offrono i fondi regionali e dell’unione europea attraverso i bandi».

Il sindaco di Castiglione, , era già al corrente della vicenda di via Monte Cimone. «Questo a mio avviso – sottolinea il primo cittadino – può essere qualificato come un episodio isolato, un caso del tutto eccezionale, che fa a se. Una storia che va oltre i furti. È diverso dagli altri anche per le circostanze, sembra quasi, da quello che ho potuto appurare, si tratti di una realtà che forse in qualche modo conoscevano. Forse sono andati a colpo sicuro. Un fatto grave, ma fuori dai normali canoni cui siamo abituati quando parliamo di un furto in casa».

Il sindaco ha seguito l’evolversi della vicenda con grande attenzione: «Qualche tempo fa – conclude – quando avevamo registrato in paese un picco di furti in casa ci siamo mossi facendo una grande attività di sensibilizzazione. Avevamo diffuso a suo tempo un’informativa su come comportarsi per tentare di evitare furti in casa, per quanto sia possibile. Quella di via Monte Cimone, invece, è una situazione molto particolare, diversa da tutte le altre. Dobbiamo continuare senza sosta sulla strada dell’informazione e della sensibilizzazione».

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