Sala slot vicino alla chiesa Fedeli in rivolta

I parrocchiani di Nostra Signora di Loreto insorgono contro l’apertura di un locale sulla Varesina. Spedita una lettera in Municipio: «Scongiuriamo il degrado etico e morale della nostra comunità»

– Parrocchiani in “guerra” contro l’apertura della nuova sala giochi: i fedeli della chiesa di Nostra Signora di Loreto a Venegono Inferiore hanno scritto una lettera al Comune per chiedere di bloccare le nuove macchinette “mangia soldi” che approderanno presto lungo la Varesina. La Questura di Varese ha già dato il via libera, il Comune è pronto a effettuare le verifiche necessarie per capire se tutti i parametri sono rispettati, ma intanto infuria la protesta da parte dei parrocchiani che ritengono il nuovo locale troppo vicino alla chiesa.

Secondo il regolamento comunale, infatti, questi locali devono distare almeno 500 metri dai luoghi di culto: «Noi – scrivono i parrocchiani – con un contametri installato su una bicicletta abbiamo constatato senza ombra di dubbio che la distanza tra la chiesa e l’immobile di apertura della sala giochi è inferiore ai 500 metri previsti dal regolamento comunale. La differenza non è di poche decine di metri. Siamo preoccupati che questa apertura possa accrescere occasioni di degrado etico,

sociale e morale della nostra comunità in particolare con assuefazione da gioco, oltre a probabili problemi di sicurezza pubblica».
«Già nelle vicinanze – insistono i parrocchiani – sulla stessa Statale sono attive due sale giochi, una sul territorio di Castiglione Olona e una più piccola all’interno dell’Esselunga. Regione Lombardia finanzia iniziative per impedire situazioni di ludopatia da gioco e avere tre sale vicine non ci sembra la condizione migliore per combattere la malattia da gioco. Ci auguriamo che l’amministrazione comunale impedisca l’apertura della sala giochi d’azzardo proprio per la mancanza del requisito essenziale della distanza: Diversamente ci troveremmo di fronte a un reato amministrativo di falso in atto pubblico».

Sulla nuova sala giochi della discordia si è già mosso anche il sindacoche ha già dato incarico agli uffici di compiere le verifiche necessarie: «Sono assolutamente a conoscenza del problema e della tematica – replica il primo cittadino – la Questura di Varese ha già autorizzato l’apertura della sala giochi: in queste occasioni l’autorità è demandata alla Questura e non al Comune di Venegono. C’è, però, un regolamento comunale che deve essere rispettato, ho già demandato all’ufficio tecnico e di polizia locale l’incarico per verificare con i controlli specifici se le distanze non sono mantenute. Se le distanze fossero rispettate, purtroppo, pur essendo d’accordo con i cittadini sulla questione legata alla dipendenza da gioco che questi impianti producono, il sindaco non può opposi con altri strumenti. Se non ci fosse, viceversa, il rispetto del regolamento, lo faremo rispettare: non consentiremo l’apertura della sala giochi».