Sensi unici Busto alla prova

Sensi unici, la rivoluzione estiva alla prova del rientro dalle ferie. Ma il capogruppo della Lega Nord invoca «una moratoria sui sensi unici. Almeno fino a che non si aggiorna il piano urbano del traffico».

La raffica di interventi a San Michele e in zona mercato messi in atto nel periodo estivo dall’assessorato alla viabilità e dal comando di polizia locale stanno suscitando discussioni in città. La prova del nove sarà già a partire da oggi, con la ripresa a pieno ritmo delle attività dopo la pausa agostana: riflettori puntati in particolare sulla zona “calda” di via Ariosto e via Gaeta, dove si prevedono disagi e code al semaforo di via Foscolo.

Sul tema interviene a gamba tesa il capogruppo leghista, da sempre fautore delle strade a doppio senso di marcia, che nei giorni scorsi ha depositato in una serie di documenti da portare all’attenzione del consiglio comunale, per chiedere spiegazioni sulle novità viabilistiche ma anche «una moratoria sui sensi unici». Sì, proprio uno stop all’istituzione di nuove vie percorribili in un’unica direzione, «almeno fino a che non verrà effettuato l’aggiornamento del piano urbano del traffico, visto che quello attuale si basa su rilevazioni fatte più di cinque anni fa».

Mentre nel frattempo, anche per via della crisi, il traffico sulle strade bustesi sarebbe diminuito. Speroni è critico sui provvedimenti dell’assessorato alla viabilità, nel merito, ma soprattutto nel metodo: «Si cambia la viabilità su strade così trafficate, senza che venga consultato nessuno – sottolinea l’ex europarlamentare – formalmente si può fare, ma visto che c’è un organo di indirizzo come il consiglio comunale credo che sia opportuno consultarlo. Oppure fare qualche sondaggio tra i cittadini. Anche perché francamente non vedo molti consensi».

Speroni chiede più cautela prima di intervenire: «Non dico che siano iniziative sbagliate per principio, ma non siamo in un governo di tecnici – fa notare – se i cittadini non vogliono i sensi unici, non vanno fatti. Di sicuro allungano i percorsi e gli automobilisti sono costretti a consumare di più». E, nel caso di via Ariosto e via Gaeta, Speroni non vede «quali benefici concreti siano stati apportati».

© riproduzione riservata