Sequestra e rapina la madre malata Arancia meccanica formato famiglia

Rapina e sequestra la madre: arrestato dai carabinieri d’intesa con il pubblico ministero . Oggi comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari per la convalida: il pubblico ministero ha chiesto la misura detentiva in carcere. Se tornasse a casa il pericolo di reiterazione del reato sarebbe altissimo.

E’ uno spaccato di familiarità allucinante quello svelato dai militari della stazione di Marchirolo intervenuti l’altro ieri dopo che la vittima, 65 anni, malata e con difficoltà di deambulazione, era riuscita miracolosamente a chiamarli sfuggendo per qualche secondo alla furia del figlio.

Un figlio di 28 anni, disoccupato, con problemi di tossicodipendenza che ha scambiato la madre che con fatica lo mantiene per un bancomat. L’altro ieri la furia è esplosa davanti a un no. Solita richiesta: “Dammi i soldi per le sigarette”. Il ragazzo era uso pretendere dalla madre dai 10 ai 20 euro al giorno per le “spesucce”. Lui diceva sigarette ma per gli inquirenti si trattava di droga.

La madre, esasperata, ha detto no. Ed è scattata l’aggressione. Il figlio si è scagliata contro di lei come una furia: «Dammi i soldi o spacco tutto. Dammi i soldi o ti trascino a fondo con me. Non sai cosa succede prima di sera». L’anziana è stata spintonata, malmenata, buttata a terra. Il figlio le ha poi strappato la borsetta dalle mani. Dentro il portafoglio c’erano due banconote da 5 euro e due biglietti del bus.

La donna è riuscita a salvare il cellulare. Per fortuna. Perché la sera prima il figlio dopo averle detto: «Animale, dammi i soldi, madre di m… dammi i soldi», aver spaccato un mobile della camera da letto, le aveva anche preso il cellulare. Cellulare recuperato soltanto quando il ventottenne si era addormentato.

Non pago di aver rapinato la madre e di averla picchiata, il ragazzo l’ha spintonata in casa. La donna, a causa dell’aggressione, aveva avuto un malore. Incurante del fatto che l’anziana non avrebbe potuto nemmeno procurarsi i medicinali necessari a calmare la crisi, il figlio le ha sbarrato la porta chiudendola a chiave in casa. L’anziana è uscita sul balcone e è riuscita a chiamare i carabinieri. I militari sono arrivati cogliendo il ventottenne in flagranza di reato: stava uscendo di casa per scappare. Addosso gli sono stati trovati sia le due banconote da 5 euro che i biglietti del bus.

La donna è stata soccorsa. Le sue condizioni si sono stabilizzate e dal suo racconto sono emerse settimane di violenze, insulti e botte per ottenere denaro. Per il figlio sono scattate le manette per rapina e sequestro di persona e si sono spalancate le porte del carcere dei Miogni.

La furia del ragazzo non terrorizzava soltanto la madre. Gli stessi vicini, che gli inquirenti sospettano essere al corrente delle aggressioni alla sessantacinquenne, hanno taciuto tutto per paura.n

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