Sesto ricorda il suo Gianfry «Un animo nobile e profondo»

La morte in Val Grande dell’eremita-filosofo commuove la città che lo amava: «Esprimeva una serenità travolgente. Ora camminerà per sempre sui quei monti»

(per tutti Gianfry) a Sesto lo ricordano così: con gli occhiali colorati, i vestiti sgargianti, seduto sullo scuolabus giallo con uno squadrone di Puffi sul cruscotto e nell’aria le note di Zucchero. Quel look hawaiano anche in inverno che esprimeva il suo animo di bambino. «Su Facebook i ricordi si rincorrono. Dalle pagine del blog cittadino IloveSestoCalende sono tanti i sestesi che salutano il 59enne eremita, che aveva abbandonato il lavoro d’autista per ritirarsi nella sconfinata Valgrande e vivere a stretto contatto con la Natura. Perché Gianfry, nonostante il suo volontario isolamento, non era solo.