«Soldi per il museo o qui cade tutto»

Marco Reguzzoni, presidente di Volandia e capofila del progetto “Grand Tour Expo”, lancia l’allarme. «La Provincia sblocchi i fondi per trasferire l’Ogliari: è il cuore di un programma con tante potenzialità»

– «Progetti Expo a rischio se la Provincia non sblocca i fondi per il trasloco del Museo Ogliari». A lanciare il monito, a poco più di due mesi dall’inizio dell’Esposizione universale, è il presidente di Volandia , capofila del progetto “Grand Tour Expo” che ha aggregato le grandi città della provincia di Varese con la Camera di Commercio per le iniziative per l’attrattività del territorio nel periodo di Expo 2015.
Martedì a Varese gli attori protagonisti dell’“avventura” che si spera possa generare ricadute positive sul nostro territorio si sono confrontati per fare il punto sulla “fase uno” di attuazione del progetto, quella che ha ottenuto i primi 207mila euro di finanziamento da Regione Lombardia.

Ed è lì che si è scoperto che in ballo, o meglio in bilico, ci sono i 250mila euro che per contratto Villa Recalcati (dopo averne versati già 200mila nel 2014, oltre ad altri 150mila l’anno prossimo) dovrebbe mettere in campo quest’anno per finanziare l’operazione di trasferimento della collezione del Museo dei Trasporti Ogliari dalla sede originaria di Ranco agli spazi del Museo dell’Aeronautica di Volandia a Vizzola Ticino, con “vista” su Malpensa.
Un’iniziativa

ambiziosa che, sottolinea Marco Reguzzoni, «è parte essenziale del programma Expo in provincia di Varese».
Ecco perché andrebbe portata a compimento fin da subito, in modo tale da poter organizzare, come era nelle intenzioni di Volandia, l’inaugurazione entro Expo, possibilmente già nel mese di maggio, quando la rassegna entrerà nel vivo e i primi visitatori sbarcheranno all’aeroporto di Malpensa. «Il trasferimento è già pronto, ma nonostante i ripetuti solleciti a Villa Recalcati stanno tergiversando» fa sapere il presidente Reguzzoni.
«I soldi ci sono, sono stati già stanziati, e la convenzione è a posto, ma con l’Expo alle porte abbiamo chiesto alla Provincia di anticipare il versamento rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2015, in modo tale da poter accelerare l’operazione prima dell’evento – continua – Perché allo stato attuale, senza quei fondi, non sono nelle condizioni affidare la gara per il trasporto dei pezzi della collezione con i mezzi pesanti».

Dal Museo Ogliari devono spostarsi locomotive, carrozze trainate dai cavalli e tram, non si tratta di un trasloco così semplice e immediato.
E se si ferma questa operazione, il monito del presidente di Volandia, che è capofila del bando Expo per la provincia di Varese, «si rischia di far cadere tutto il progetto complessivo».
E quello che il nostro territorio ha messo in campo è notevole, come ricorda lo stesso Reguzzoni: «Iniziative per circa 500mila euro per la prima fase, nell’ambito di un progetto complessivo che “cuba” quasi sei milioni di euro, di cui poco più di due finanziati da Regione e Unioncamere».

Una “macchina” che per il capofila «procede bene, secondo i programmi e confidando di poter realizzare tutto quanto preventivato, al limite con qualche limatura», in attesa che il Pirellone dia il là alle due successive fasi del bando Expo (dopo i primi tre milioni di euro assegnati in dicembre, ci sono altri sette milioni di euro a disposizione dei progetti vincenti delle dodici province lombarde) si sta rodando e che non può bloccarsi già in partenza, anche perché sta già portando i primi frutti positivi.
A partire dall’affidamento del servizio di “car sharing” proposto dal Comune di Busto Arsizio, con un investimento di 200mila euro di risorse pubbliche (di cui 50mila del bando Expo di Regione), con l’obiettivo di «facilitare l’attivazione di un servizio di autovetture elettriche nella città di Busto Arsizio, oltre che sul territorio della Provincia e da e verso Milano e la sede espositiva di Expo».
Sarà questo uno dei “fiori all’occhiello” della Fase Uno del progetto Gran Tour Expo, che è dedicata in particolare all’accessibilità: le auto elettriche saranno disponibili 24 ore su 24, prenotabili con una app direttamente dal telefono cellulare, con facilità di pagamento tramite bancomat e carta di credito, e funzioneranno con la modalità del “flusso libero”.
Ovvero specificatamente pensate per un utilizzo negli spostamenti da punto a punto, con distribuzione libera sul territorio.

L’ideale, insomma, per consentire ai turisti di visitare le bellezze del nostro territorio partendo dal sito di Expo.
E poi gli eventi in rete, che saranno sviluppati nelle fasi successive, dalla già citata inaugurazione del Museo Ogliari alle mostre del Maga, fino all’edizione speciale del Premio Chiara. «Ci sono tutti gli ingredienti per farcela» ne è convinto Marco Reguzzoni.