Test Invalsi, nelle scuole è protesta Frattini, Ferraris e Newton si ribellano

Anche a Varese il test Invalsi ha scatenato proteste.

Martedì nelle scuole elementari e superiori si è svolta la prova dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione.

Una batteria di domande uguali in tutta Italia, le cui risposte consentono di comparare la preparazione degli studenti nelle diverse regioni e, di riflesso, quella dei propri insegnanti.

Perché la regola vuole che, se gli studenti sono preparati, lo sono gli insegnanti. E viceversa.

Ma questo sistema non piace a tutti. E così all’artistico Frattini una classe ha scelto di invalidare il codice che consente di comparare la prova “a crocette” con il rendimento scolastico dell’anno in corso.

Allo scientifico Ferraris una docente ha scioperato. Mentre all’Isis Newton l’assenteismo ha reso la prova nulla in sei classi su diciassette. Se il 50% degli studenti non c’è, la prova Invalsi non può essere tenuta in considerazione. «Sono un po’ amareggiata – dice preside dell’Isis Newton – Avevamo fatto un grosso lavoro per chiedere agli studenti di essere presenti. Gli insegnanti, davanti ai banchi vuoti, sono rimasti malissimo. E dire che avevamo preparato gli studenti facendo simulazioni e che avevamo mandato un’informativa ai genitori per chiedere loro di mandare a scuola i figli quel giorno. Tutti i nostri sforzi non hanno raggiunto il risultato che auspicavamo ed è un peccato per la scuola. Tanto più che noi siamo un polo per la valutazione».

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