Tra i cavalli dell’ippodromo spuntano polli e galline

Scoperto un allevamento non autorizzato di alcune centinaia di volatili. L’allevatore si è proposto di smantellare il tutto entro un paio di mesi

– Nitriti di cavalli? No, scoccodellar di polli e chiocciare di galline. È stato proprio lo starnazzare dei volatili, e l’odore delle loro deiezioni, a richiamare l’attenzione degli abitanti della zona. Che si sono rivolti alla polizia locale di Varese: così nei pressi delle scuderie di via Galdino è stata scoperta la presenza di numerosi polli.
«In via Galdino da Varese sono abituati al nitrito dei cavalli del vicino ippodromo. Deve essere sembrato strano, allora,

sentire il continuo gloglottare di polli e galline, accompagnato da effluvi non proprio gradevoli – rende noto la polizia locale – Così qualcuno, pochi giorni fa, si è rivolto a noi, chiedendone l’intervento».
Martedì gli agenti della sezione di polizia commerciale si sono trovati dinanzi ad un vero e proprio allevamento, popolato da alcune centinaia di volatili che scorrazzano liberamente tra le scuderie, impegnando intensamente due dei cinque sensi degli abitanti del circondario.
Ma l’allevamento, a quanto risulterebbe alla polizia locale, non sarebbe stato autorizzato: «Il titolare dell’attività si è difeso parlando di una sorta di passione, coltivata senza alcun fine di lucro, regalando ad amici e conoscenti uova e polli».
L’appassionato allevatore si è proposto di smantellare il tutto entro un paio di mesi, troppo per la polizia locale che sta compiendo tutte le necessarie verifiche di natura commerciale, sanitaria e urbanistica in modo da arrivare a emanare un’ordinanza di cessazione dell’attività in tempi brevi.
Non è la prima volta che gli abitanti della zona si rivolgono alle autorità per denunciare cattivi odori e la presenza di numerosi insetti (soprattutto mosche e zanzare). Nel passato la responsabilità era stata data a una letamaia non funzionante. I polli costituiscono una novità che, a guardar le cose da un’altra angolazione, restituisce a quel rione un po’ dell’antica atmosfera campagnola.