Vedette del decoro in ospedale Chi sgarra sul verde ha vita dura

Nell’azienda ospedaliera varesina sono entrate in azione le “sentinelle del verde”.

Si tratta di persone preposte al monitoraggio degli spazi di verde e del decoro dei vari plessi ospedalieri.

Un’idea messa in campo dalla direzione generale per avere un quadro aggiornato sullo stato delle aree esterne che rientrano nei perimetri di competenza dell’azienda ospedaliera.

Mentre in città l’ipotesi di istituire le sentinelle del decoro è rimasta, per ora, solo allo stato di ipotesi (salvo iniziative di singoli cittadini), l’azienda ospedaliera ha concretizzato, all’interno degli spazi di sua competenza, un progetto analogo.

Nei giorni scorsi, erano pervenute alla direzione generale alcune segnalazioni in merito allo stato del presidio di Velate.

Nello specifico, veniva denunciato una sorta di stato di abbandono, dovuto ad alcuni rifiuti abbandonati all’interno della struttura e alle erbacce ormai abbondantemente cresciute.

La direzione, oltre ad aver provveduto alla rimozione dei rifiuti e a pianificare un intervento manutentivo del verde, ha anche studiato una soluzione a un problema oggettivo: quello di un mantenimento decoroso dei vari distaccamenti di sua competenza.

«È una sorta di richiamo alla responsabilità del personale che lavora all’interno delle 27 unità di erogazione di prestazioni, di cui cinque ospedali – spiega il direttore generale, – Saranno infatti alcuni dipendenti degli uffici tecnici e i responsabili di ogni unità, che vivono questi posti quotidianamente, ad avere il compito di presentare alla direzione generale un report mensile sullo stato di decoro degli spazi verdi». Si va quindi dallo stato di “salute” di piante, siepi e aree verdi in generale, a sacchi di immondizia abbandonati in qualche angolino, sino alle lampadine bruciate che vanno sostituite.

«A questo si aggiunge il senso civico di ogni singolo cittadino che usufruisce dei servizi erogati dall’azienda ospedaliera. Ad esempio, evitando di buttare la carta igienica a terra quando utilizzano i servizi pubblici, oppure i mozziconi di sigarette davanti all’ingresso come accade spesso all’ospedale Del Ponte, dove oltretutto sono stati posizionati dei portacenere esterni».

Ma non solo, perché la direzione generale sta studiando una serie di ipotesi per portare a termine interventi di manutenzione del verde in modo più costante, ma a costi più contenuti.

«Attualmente la manutenzione del verde pesa sui bilanci aziendali per circa 200mila euro all’anno – prosegue Bravi – Con i tagli che si stanno susseguendo anche nel comparto sanità, è bene poter comunque garantire un decoro del verde, ma con una riduzione dei costi».

Al momento sono due le ipotesi al vaglio, ancora in fase “istruttoria”. «La prima riguarderebbe il coinvolgimento dei pazienti del Cnr di Luino, attraverso le cooperative sociali. I pazienti potrebbero aiutare i giardinieri, ad esempio, nella raccolta del verde tagliato».

La seconda strada presa in analisi riguarderebbe, invece, il coinvolgimento delle scuole.

«Nello specifico, la scuola di Minoprio. Non trattandosi di giardini con piante di particolare pregio, l’azienda ospedaliera potrebbe mettere loro a disposizione gli spazi per far esercitare i ragazzi, supervisionati dagli insegnanti. Di contro, noi otterremo la manutenzione del verde».

Varese

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