Se i fattori di rischio diventano favorevoli

L’editoriale di Gianfranco Fabi

C’è un filo conduttore nell’analisi del Censis sulla realtà e le prospettive del territorio varesino. Il filo conduttore è quello della fiducia, della possibilità di affrontare le innegabili attuali difficoltà per mettere a frutto tutte le potenzialità della crescita. Le “nuove traiettorie di sviluppo possibile”, come afferma il titolo della ricerca, partono dall’analisi dei fattori di criticità per evidenziare come gli stessi possono essere elementi su cui innestare nuove prospettive positive.
I quattro elementi problematici individuati dal Censis sono : 1) la demografia,

con una forte crescita delle classi di età più anziane, 2) la ricerca di sicurezza personale e famigliare, anche con la prevalenza delle decisioni di risparmio rispetto ai consumi, 3) le difficoltà delle imprese a rimanere sul territorio, 4) l’elevata presenza di aziende manifatturiere che devono fronteggiare una forte competizione internazionale.
Questi stessi elementi possono diventare fattori di successo. Il manifatturiero può sfruttare le nuove tecnologie, il territorio ha le potenzialità per migliorare la qualità della vita, una maggiore coesione sociale può contribuire al superamento del clima di sfiducia, gli anziani presentano in parte necessità di cure e assistenza, ma la maggioranza può continuare a essere parte attiva sui tanti fronti, dal culturale al sociale. “Guai a sottovalutare, afferma il Censis, l’importanza del settore dei servizi legati al benessere, alla qualità localistica della vita, al turismo e alle nuove abitudini, soprattutto in relazione alle opportunità che crea l’Ict applicato massicciamente nella vita individuale e collettiva”.
L’Ict, cioè le tecnologie dell’informatica e delle telecomunicazioni. Anche questo un fattore di rischio che può diventare la soluzione di tanti problemi.