Bombe d’acqua e danni nei campi Pioggia d’estate, rincari d’inverno

Dopo i danni causati dal maltempo all’agricoltura del Varesotto e alle aziende del comparto, anche la beffa del possibile significativo aumento dei prodotti al dettaglio che andrà a pesare sulle tasche già provate dei consumatori.

Non tanto la grandine, quanto pioggia e sbalzi termici hanno rovinato la prospettiva di buoni raccolti per l’agricoltura della provincia di Varese, in particolare quella della fascia meridionale.

A patire i danni più gravi, i produttori cerealicoli e orticoli, che vedono i raccolti compromessi o rovinati dalla troppa pioggia.

Colpiti in particolare, frumento e triticale quasi pronti per la mietitura, ma con le macchine agricole impossibilitate ad entrare nei campi per la raccolta.

A subire gli effetti del maltempo, che ha flagellato la provincia di Varese nel mese di giugno ed anche in questo inizio di luglio, è anche il mais, in una situazione delicata come quella del pieno sviluppo colturale; solo un repentino cambio di clima potrebbe risolvere, almeno parzialmente, la situazione. Nemmeno le colture di soia sono state risparmiate dal maltempo. A lanciare l’allarme e fare il punto della situazione nella nostra provincia è la Coldiretti varesina, la quale teme che il maltempo sul nostro territorio possa ancora fare seri danni.

«Gli ettari interessati sono centinaia – affermano Fernando Fiori e Francesco Renzoni, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Varese – I marcati sbalzi termici delle ultime settimane, con temperature diurne vicine ai trenta gradi che incrociano, specie nel pomeriggio, l’aria più fresca che scende dall’arco alpino fino alla pianura, fanno temere il verificarsi di eventi anche più devastanti».

Grandinate e le cosiddette bombe d’acqua potrebbero ancora fare danni.

«I cambiamenti climatici in atto si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense con vere e proprie bombe d’acqua, che possono sfociare anche in grandinate» sottolinea Paolo Frigo, vicedirettore dell’associazione di categoria. I danni per l’agricoltura varesina non sono stati quantificati ma certo per le imprese del settore non è un momento facile.

Conseguenze negative ci potranno essere anche nel portafogli dei consumatori, che potranno vedere crescere i prezzi al dettaglio dei prodotti agricoli che ogni giorno finiscono sulle tavole delle case dei varesini; fare una stima percentuale dei possibili rincari oggi è azzardato, ma il timore di aumenti c’è tutto. Senza dimenticare anche l’aspetto occupazionale, a cui rivolge la sua attenzione Coldiretti.

«I nostri campi ed anche i vigneti si trovano in una fase stagionale delicatissima, dalla quale dipendono i risultati e le opportunità di lavoro di molte aziende agricole» sottolinea infine l’associazione di categoria.

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