Crolla l’export del Varesotto. Siamo ultimi in Lombardia

II dati diffusi da Unioncamere sono impietosi: -14,1% nell’ultimo trimestre del 2016

Brutte notizie per l’economia varesina arrivano dai dati relativi all’export nel terzo trimestre 2016 che ha fatto registrare una contrazione del 14.1%.

Per il nostro sistema produttivo è il terzo trimestre consecutivo con il segno meno davanti; per tirare le somme del 2016, a livello di esportazioni, bisogna attendere i dati anche degli ultimi tre mesi dell’anno, anche se le aspettative non sono positive.

Quello fatto registrare nel terzo trimestre dall’economia della provincia di Varese è il risultato peggiore a livello regionale scorrendo i dati elaborati da UnionCamere Lombardia; se la media lombarda dell’export è dello 0%, una situazione cioè di trend sostanzialmente piatto, ci sono alcuni territori dove le esportazioni sono in aumento come Milano, Bergamo, Monza, Mantova e Lodi. Altre province sono in sofferenza ma non quanto Varese, che dopo il – 6.1% del primo trimestre e il – 2.8% del secondo ha segnato appunto addirittura un – 14.1% nel terzo.

Numeri molto negativi non solo se confrontati con quelli delle altre provincie lombarde ma anche con gli stessi dati varesini dell’export 2015; nel terzo trimestre di due anni fa, le esportazioni della provincia di Varese erano cresciute del 12.6%, mentre nel quarto del 3.2%, per un crescita totale annuale del 5.3%. Non resta che attendere i dati del quattro trimestre 2016 per poter tirare le somme, ma le aspettative non sono certo esaltanti. Dati preoccupanti insomma, anche perché e proprio grazie alle esportazioni che il sistema economico della provincia di Varese è riuscito a fare fronte alla crisi economica mondiale. Ma quali sono le cause che hanno portato a una contrazione così significativa dell’export varesino?

Secondo l’analisi di UnionCamere Lombardia, a trainare verso il basso le esportazioni nel 2016 è stato il settore dei mezzi di trasporto, crollato del 50%, a cui nel terzo trimestre bisogna aggiungere le difficoltà del comparto dei macchinari e degli apparecchi che ha ceduto del 9% e che rappresenta la principale tipologia di prodotto esportata sui mercati mondiali dalla provincia di Varese.

Male anche i metalli di base e i prodotti in metallo il cui export si è contratto del 15% e computer, apparecchi elettronici ed ottici, che hanno perso il 21%. Gli incrementi anche significativi dei prodotti alimentari, le cui esportazioni sono cresciute del 20% e degli articoli farmaceutici, i quali hanno fatto segnare addirittura un + 42%, non sono riusciti a compensare gli andamenti negativi degli altri settori. L’auspicio è che nel 2017 l’export varesino torni a crescere almeno ai livelli del 2015.