Ecco dov’è l’artigianato che cresce. Qui la crisi è già andata in soffitta?

L’inchiesta/2 - Nel rapporto 2016 di Confartigianato i settori che guardano al futuro

Seconda puntata nel mondo dell’artigianato varesino, a seguito della pubblicazione da parte di Confartigianato Imprese Varese, del Rapporto 2016 sul settore, elaborato in base ai dati di UnionCamere.
Argomento sono i settori driver dell’artigianato del nostro territorio; l’analisi dei recenti dati sulla demografia d’impresa, evidenzia alcuni comparti dell’artigianato che nel 2015 sono andati in controtendenza rispetto alla fase di selezione in corso.

Considerando le divisioni economiche rilevanti, che rappresentano più dello 0.3% dello stock totale di imprese artigiane del territorio, si individuano in particolare otto settori guida, in cui operano complessivamente 4.781 imprese, pari al 21.8% dell’artigianato della provincia di Varese.
Settori driver che nel 2015 hanno registrato un tasso di crescita del 2.2%, a fronte di un tasso negativo del totale delle imprese artigiane che ha fatto segnare un meno 1.3%. Entrando nel dettaglio di questi settori,

al primo posto si classificano le attività di supporto per le funzioni di ufficio e altri servizi di supporto alle imprese, che rappresentano lo 0.5% dell’artigianato, con un tasso di crescita addirittura del 20.7%, seguite dalla produzione di software, consulenza informatica e attività connesse con un tasso di crescita del 5.9%.
Il terzo posto dei settori driver spetta alle attività dei servizi di’informazione e altri servizi informatici con un tasso del + 5.6%, seguito dalle attività di servizi per edifici e paesaggio ( + 3.7%), da altre attività professionali, scientifiche e tecniche ( + 2.5%), dalle attività creative, artistiche e di intrattenimento ( + 2.5%), altre attività di servizi alla persona ( + 1.2%) e dalle attività di servizi alla ristorazione (+ 0.2%).
Un approfondimento particolare meritano le imprese artigiane operanti in attività economiche connesse all’Ict, ovvero information e communication technology.
Nel 2015, in provincia di Varese, si sono contate 239 imprese attive in questo settore; più di un terzo, ovvero il 36.9%, so occupano di software, seguite dalle aziende dedite alla riparazione dei computer e apparecchiature per la comunicazione con il 23.2% del totale, mentre il 19.8% si occupa dell’elaborazione dati, hosting e attività connesse e gestioni di portali web.
Seguono poi con il 17.2% del totale, le piccole imprese artigiane attive nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica e infine una sola impresa che opera nelle telecomunicazioni. Nel 2015, rispetto all’anno precedente, le 293 imprese varesine dell’Ict registrano un incremento del 3.2%.
Numeri che testimoniano la vitalità di un settore artigiano proiettato nel futuro, dove sono le nuove tecnologie a dominare la scena.
L’incidenza di questo ambito sul totale dell’artigianato della provincia di Varese è dell’1.3%; un numero piccolo in assoluto ma in continua crescita rispetto agli anni precedenti. Il nostro viaggio nel mondo dell’artigianato varesino proseguirà con altri approfondimenti nei prossimi giorni.