Eccole: sono i due angeli delle aziende

Chiara Cireddu e Chiara Uccelli sono le neolaureate scelte dal Pirellone nella battaglia anti-burocrazia. Ieri la presentazione con Maroni e Melazzini

In Romania sono bastati tre giorni per aprire un’attività d’impresa con una spesa di 340 euro. Ben diversa la trafila e i costi da sopportare in Italia. Così Matteo Petullo, 31 anni, titolare della MP srl, azienda produttrice di camice, è andato a produrre altrove.
«Lo Stato rumeno mi ha anche aiutato a trovare il locale adatto e mi ha dato in comodato d’uso gratuito i macchinari per la produzione delle camice» rende noto il giovane imprenditore, da un anno a capo dell’azienda tessile MP. «Vorrei tornare a produrre in Italia. Ma le istituzioni non potrebbero dare una mano da un punto di visto economico e burocratico?»
La domanda è diretta, girata al governatore della Lombardia Roberto Maroni e all’assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, entrambi a Varese, ieri, nella sede della Camera di Commercio per la presentazione del progetto “Angeli anti burocrazia”.

Si tratta di 30 giovani neolaureati, entrati in servizio lo scorso 7 gennaio, due per ogni provincia, uno a Sondrio e otto a Milano, selezionati da Regione Lombardia con un bando realizzato in collaborazione con Unioncamere, a disposizione delle imprese proprio per aiutarle a superare tutti gli ostacoli che si trovano a fronteggiare ogni giorno nei rapporti con le Pubbliche amministrazioni.
«Noi dobbiamo far restare qui i nostri imprenditori, favorire una delocalizzazione al contrario»,

risponde con decisione il presidente Maroni. Ricorda il bando per le start up innovative con 30 milioni di euro stanziati dalla regione. E gli “Angeli anti burocrazia”, un’iniziativa «importante nella quale crediamo e abbiamo investito molto (800mila euro, ndr) per aiutare concretamente le aziende e riportarci quali sono le maggiori difficoltà che riscontrano i nostri imprenditori».
Saranno gli angeli ad andare in azienda e l’imprenditore che ha un problema non dovrà andare alla sede di Regione Lombardia di Varese, basterà chiamare il numero verde 800.318.318. Una sperimentazione con verifica a giugno «provincia per provincia, angelo per angelo», spiega Maronih, «e se funzionerà, siamo pronti ad estenderla con molti più angeli in campo, un investimento utile».
La provincia di Varese sarà sotto l’ala protettiva di Chiara Cireddu e Chiara Uccelli, entrambe 25 anni laureate in Giurisprudenza (a ciascuna andranno 20.500 euro lordi all’anno) che opereranno su due progetti: migliorare l’efficienza dei Suap (Sportello unico per le attività produttive), strumenti di semplificazione rispetto ai quali sono state segnalate molteplici criticità nei rapporti con le imprese; approfondire l’offerta di servizi per accompagnare gli imprenditori nell’avvio dell’attività d’impresa, ma anche nell’accesso alle risorse tramite bandi.
Affonda il presidente Maroni: «La lettura e comprensione di un bando di regione Lombardia deve essere semplice, non complicata».

Dal governatore l’invito a suggerimenti e proposte sulla semplificazione. E intanto è la Camera di Commercio a poter già vantare uffici all’avanguardia nella corrispondenza tra le amministrazioni pubbliche e i cittadini e le imprese.
«Per il 74% dei protocolli gestiti nel 2014 è stato utilizzato il computer anziché carta e penna», l’annotazione del presidente Renato Scapolan. «Ogni anno l’ente camerale riceve circa 60mila pratiche (tra 200 e 250 al giorno) e i tempi di lavorazione si sono ridotti a una media di meno tre giorni».