Il business è social e unisce il mondo

Cna dà lezioni per sfondare nei nuovi mercati insieme all’esperto Emanuele Vitali: «Bacino enorme, fatevi trovare sul web». Attenzione però: regole e canali sono ben diversi

– Cna Varese insegna a parlare con Cina, Russia e Corea del Sud attraverso i social.

Giovedì sera si è svolto nella sede varesina un seminario sulle nuove opportunità di business che gli imprenditori possono sfruttare in vista di Expo 2015 attraverso l’universo digitale della rete.
Relatore della serata Emanuele Vitali di East Media s.r.l., esperto di digital e social media marketing, con una conoscenza approfondita delle realtà digitali in quei paesi.
Cna quindi è vicina ai suoi associati e propone degli incontri che in realtà sono dei veri e propri corsi per fornire, come in questo caso, conoscenze utili a comprendere gli aspetti di inserimento in mercati lontani molto popolosi ma con delle regole ben precise che non devono tralasciare le fisiologiche differenze culturali.

Sono attesi, queste le stime più recenti, circa 2,5 milioni di visitatori a Expo provenienti da Cina, Russia e Corea del Sud, un bacino di utenti veramente spaventoso se si pensa in termini di opportunità di business.
Solo in Cina sono stati già venduti circa un milione di biglietti per la manifestazione, questo significa che bisogna muoversi in fretta e farsi trovare già da ora sulla rete per fondare le basi di un rapporto commerciale con questi Paesi, prima ancora che inizi ufficialmente Expo.
La rete che utilizzano è sì la stessa ma i programmi più popolari in occidente, social network o motori di ricerca, non sono gli stessi che giornalmente un cinese o un russo apre per navigare in internet e cercare informazioni o ad esempio condividere video e foto.

«Un punto da cui partire è proprio questa consapevolezza – spiega Emanuele Vitali – cioè comprendere che i canali digitali utilizzati sono differenti tanto quanto le abitudini, i valori e le modalità di relazione delle persone di ogni singolo paese che forma quel grande bacino di consumatori potenziali per i nostri prodotti».
Stiamo ufficialmente attraversando una vera e propria rivoluzione del mondo digitale, i dati dell’utilizzo di internet nel 2014 in quei paesi parlano chiaro.


Cifre da capogiro se solo si pensa ai 623 milioni di utenti internet in Cina che giornalmente utilizzano la Rete per cercare informazioni o acquistare prodotti. Ma bisogna sapere ad esempio, addirittura il 90% delle imprese italiane non lo sa, che il motore di ricerca più utilizzato in Cina è Baidu, in Russia è Yandex e in Corea Naver. Che il social network più popolare in Cina è Sina Weibo e che i russi utilizzano Vkontakte al posto di facebook, riconduce proprio a quella consapevolezza che ha ben descritto Emanuele Vitali sul fatto che non esista un canale unico globale dove comunicare, anzi bisogna conoscere i canali giusti ed essere incisivi.
Ma come fanno gli imprenditori varesini ad arrivare in maniera utile su quelle piattaforme e sfruttare una potenzialità enorme per proporre i loro prodotti?
Scavalcare la “grande muraglia” fatta di censure governative in Cina e di vecchio rancore nei confronti di tutto ciò che è “americano” in Russia, significa adottare delle strategie ben precise in fatto di comunicazione.

Avere il sito aziendale tradotto alla perfezione, che sia cinese, russo o coreano, è sinonimo di rispetto della cultura in cui si vuole entrare. Bisogna poi gettare le basi per raggiungere quella reputazione digitale che per i cinesi ad esempio è fondamentale e si traduce nel contatto diretto tra consumatore e azienda. Bisogna “rispondere” ai quesiti dei consumatori in tempo reale.
La comunicazione è fondamentale per trovare quel partner, distante dalla vecchia logica distributore-fornitore, che potrebbe fare la differenza nel proprio business.