Il primo aprile 1976, tre giovani fondarono in un garage di Los Altos la società che avrebbe rivoluzionato il mondo digitale: quel giorno nacque la Apple Computers. Da allora, l’azienda è mutata notevolmente, abbracciando una tale diversità di prodotti tale da perdere anche il nome “Computers” all’interno del brand.
«Prima dell’iPhone la vera rivoluzione l’aveva fatta iTunes e il suo modo di poterti avvicinare al mondo della musica senza andare di persona a comprare i dischi»
A parlare è Alberto Broggi, uno dei tecnici del centro Apple di Varese Juice «Poi sono arrivati l’iPod, l’iPhone, gli iPad e tutto il resto. Il primo iPhone venne presentato come un dispositivo capace di poter gestire tutti gli impegni lavorativi senza dover usare un pc».
Sono passati 9 anni dalla presentazione del primo iPhone – era il 9 gennaio 2007 - e da allora il pubblico di riferimento è mutato notevolmente «il cliente finale non è più solo quello dell’uomo d’affari, ma è ora più giovane»interviene uno dei responsabili del Juice Simone Busacca. «L’asticella dell’età si è abbassata notevolmente, direi anche dimezzata: adesso è possibile vedere un iPhone in mano anche a un ragazzo molto più giovane: inizia ad essere una delle richieste già in “età da comunione”» continua il tecnico Alberto Broggi «E non è una colpa o un’accusa, anzi. Apple ha fatto della semplicità il suo punto di forza e in questi anni ha prodotto dispositivi sempre più facili da utilizzare. Mia figlia di tre anni è già capace di utilizzarlo: scatta foto, risponde alle chiamate e lo usa per giocare. Non ne sfrutta tutte le potenzialità, ma realmente chi lo usa veramente appieno?».