Parola di Maurizio Gandini. L’uomo del Made in Varese

L’imprenditore che “esporta” l’intraprendenza bosina all’estero ci svela i suoi segreti

Genio e velocità. Sono le due parole che definiscono meglio Maurizio Gandini, imprenditore nel mondo della pubblicità, paladino del Made in Varese nel mondo. Perché le corse sportive non sono solo il principale ambito al quale la GM si rivolge: arrivare prima degli altri anche nella professione è garanzia di successo. «Realizziamo oggetti promozionali tagliati su misura per il cliente. Siamo un’azienda a nucleo familiare, oltre a me lavorano mia moglie, mia figlia e abbiamo due dipendenti, ma facciamo lavorare un importante indotto di collaborazioni esterne, varesine soprattutto», dice Gandini.

Dalla genialità del team GM nascono prodotti che girano il mondo, ma di cui a Varese spesso non si sa nulla, a meno di non fare un salto a vedere la sede negli storici capannoni di Viale Valganna 16. «Abbiamo ideato noi il prototipo dell’ombrello usato ai box delle competizioni gran premio Formula 1 e MotoGP, che viene inquadrato dalle televisioni di tutto il mondo. Un prodotto artigianale nato e cresciuto a Varese; promosso in collaborazione con le più grandi agenzie di pubblicità del mondo, per Philip Morrison, Ferrari, Honda campione del Mondo, Suzuki, Yamaha, Aprilia. Dal 2017 lo faremo anche per la Ducati. Sono prodotti che non possono essere posti in vendita, ne produciamo pochissimi pezzi ad uso esclusivo addetti ai lavori, ma ci piace pensare che un ombrello varesino targato Ferrari sarà nelle mani di Marchionne o del Presidente della Malesia».

E poiché l’eleganza e raffinatezza del Made in Italy, in questo caso Made in Varese, sono molto apprezzati all’estero, dal Kazakhistan sede del futuro EXPO 2017 è arrivata la richiesta di realizzare tutto l’outfit da cerimonia per una cinquantina di atleti e dirigenti del Team Astana Ciclismo. Dal completo giacca e pantalone da cerimonia, più camicia, cravatta, cintura e persino una spilla fermacravatta metallica, che Gandini ha realizzato con i suoi bravissimi artigiani in una fonderia vicino a Varese.

Solo l’eccellenza può superare i confini: il know-how varesino è arrivato persino in Bahrein, dove partendo da una particolarissima camicia con disegno in oro realizzata per il Principe del Bahrein, Gandini sta trattando la fornitura ufficiale della linea promozionale della nuova squadra di ciclismo targata Bahrein. «Il Principe ha dato forma ai suoi sogni ingaggiando direttamente il campione Nibali e noi, da Varese siamo già sul pezzo per accontentare i suoi desideri».

Ma non sono tutte rose e fiori, anche nel settore della promozione sportiva si è allungata l’ombra della crisi.

E sottoutilizzato è il settore del business legato ai maxischermi che è una delle attività della GM. Gandini, che è stato chiamato anche a rendere la sua testimonianza nelle scuole, ammonisce i ragazzi che il successo è sempre legato a grandi sacrifici personali e alla capacità di seguire il mercato: «Dal 2008 siamo stati licenziatari ufficiali del Giro d’Italia: bandiere, striscioni, cartelloni, e t-shirt tutti prodotti a Varese. Il lavoro è senz’altro affascinante, ma faticosissimo: quest’anno abbiamo macinato 22000 km in 40 giorni, lavorando tra le 15 e le 18 ore al giorno e il margine è sempre più risicato. Quest’anno il giro passerà anche per la Sardegna e la Sicilia, quindi valuteremo con molta serenità se il progetto sarà sostenibile. Ma siamo positivi, guardiamo al futuro: abbiamo di recente inaugurato la nuova sede in via dell’Ippodromo, puntiamo sul rilancio della struttura. Noi non ci fermiamo».n