Settant’anni di “scosse” alla politica

Non solo premiazioni e riflessioni: la R-Evoluzione di Confartigianato Varese ha lanciato un sasso. Marantelli (Pd): «Ripresa in atto da consolidare». Candiani (Lega): «Il manifatturiero è da tutelare»

– Confartigianato, la politica in ascolto. «Ci sono i segni di una stagione nuova» fa notare il democratico . «Il manifatturiero va ancora tutelato» ammonisce il leghista.
Deputati e senatori della provincia di Varese in prima fila alle Robinie per la “R-Evoluzione Artigiana” con cui Confartigianato Imprese Varese ha celebrato i suoi settant’anni di storia, tutti concordi nell’apprezzamento per «la qualità del dibattito» e per gli spunti offerti da «un giovanissimo 86enne come », così lo definisce, il deputato Pd Daniele Marantelli, che ha percepito un «nuovo clima di fiducia» dall’assise degli artigiani.

«Rispetto a litanie che mettevano sotto accusa una classe politica distratta e in ritardo, stavolta questi accenti non si sono sentiti – spiega Marantelli – È il segno di una stagione nuova, che non è il Paradiso in terra ma che mostra un cambiamento in atto, testimoniato da una serie di dati che, al di là delle fanfare della propaganda, testimoniano come oggettivamente si possa guardare con fiducia a una ripresa da consolidare».
«Penso

al più 6,3% dell’export e al più 10,4% degli ordinativi dell’industria, dati di luglio 2015 su luglio 2014, ai 247mila posti di lavoro in più nell’ultimo anno e mezzo, ai 185mila nuovi contratti con il Jobs Act, al più 82% nella richiesta di mutui».
Marantelli auspica che «tutto il sistema associativo sul territorio» abbia uno «scatto per fare gioco di squadra», e non si tira indietro nemmeno sull’apprendistato, tema toccato dal presidente nazionale degli Artigiani «Uno spunto utile su cui ragionare». Quello della formazione è un tema che sta a cuore alla senatrice : «La vedo allo stesso modo di Merletti. In commissione lavoro a Palazzo Madama eravamo andati nella direzione auspicata da Confartigianato, quella di un sistema duale, perché la politica aveva colto gli spunti arrivati dal territorio, poi il governo ha cassato quella proposta. Ora quel decreto va rivisto e rimodulato, una volta testati gli effetti». Ma il “cambio di verso” lo coglie anche, deputato Pd: «Qui ci sono imprese che hanno capito che devono accettare le sfide senza rinchiudersi. Il messaggio positivo che emerge è la consapevolezza che non si può più stare sulla difensiva, ma occorre mettere a frutto gli strumenti, le capacità e il genio artigiano non solo per resistere ma per fare uno scatto e rilanciare».
Senaldi vuole anche cogliere i segnali giunti dall’assemblea sul tema della rappresentanza: «La politica deve rapportarsi su basi nuove e con modalità nuove».

Il leghista Stefano Candiani ricorda che «qui c’è il futuro, perché non c’è industria senza artigianato», anche se ammette di nutrire «qualche perplessità sulla prospettiva dell’esportazione delle idee, perché non possiamo limitarci ad essere solo Paese di trasformazione. Bisogna continuare a puntare sulla produzione manifatturiera»., deputata Pd, vede «l’impegno e la sfida che Confartigianato sta cogliendo, nel combinare tradizione e innovazione, l’esempio è Faberlab».
E ritiene che l’assemblea sia stata «utile per capire cosa le associazioni chiedono alla politica. Uno dei temi è la contraffazione e l’italian sounding, su cui il governo è impegnato».