Una redazione di “giornalisti” più forte dei pregiudizi

L’editoriale di Andrea Aliverti sulla libertà in carcere

VoceLibera è il periodico fondato dai fratelli Federico e Fabrizio Corona all’epoca in cui quest’ultimo fu detenuto nel carcere di Busto Arsizio. Da qualche settimana chi scrive, grazie alla cooperativa sociale 3B, ne ha preso la direzione, anche nell’ambito di una partnership con il nostro quotidiano che si concretizza per la prima volta oggi e che verrà poi suggellata con una distribuzione congiunta. Quelli nelle pagine 2 e 3 sono articoli di alcuni dei detenuti che fanno parte della redazione di VoceLibera.

Un assaggio di quello che sarà il “panino” (così in gergo il periodico distribuito con il quotidiano) che troverete più avanti. Sono storie e opinioni scritte da non professionisti, animati dalla voglia di dire la propria che è significativamente sopra la media. Qualcuno dirà che hanno sbagliato e devono pagare e che quindi non meritano opportunità di esprimersi. Senza scomodare la letteratura che dimostra come le attività “trattamentali” in carcere facciano ridurre la recidiva, vi spiego lo stato d’animo con cui mi sono affacciato a questa esperienza. Non ho chiesto a nessuno dei “ragazzi” quale reato abbia commesso: nella redazione ci si ritrova semplicemente umani, spogli da pregiudizi, diffidenze e differenze, e si cerca di metter su un prodotto di qualità, che riesca a «portare la voce del dentro al di fuori delle mura». Un prodotto editoriale onesto, vero e sincero. Giudicate solo quello.