I toponimi più strani d’Italia Focus Extra incorona Orino

ORINO C’è un solo comune del Varesotto tra quelli con i nomi considerati, a vario titolo, tra i più “curiosi”. Si tratta di Orino. Caratteristico borgo alle pendici del Campo dei fiori con 850 abitanti scarsi.  Famoso, da sempre per la sua Rocca, con il primo nucleo della fortezza, situata a nord-est del paese, che si suppone risalga al III secolo a.C., e riconosciuta fortezza a partire dal 1176, Orino balza ora agli onori della cronaca per il suo toponimo.

Lo sancisce, in un curioso articolo, il numero in uscita di Focus Extra. All’interno, in un viaggio ideale tra i comuni dai nomi più insoliti, si tocca così anche la provincia di Varese. Finito in un calderone di nomi di alcuni «comuni decisamente poco comuni». Nell’elenco, infatti, si trova un po’ di tutto: da Felino, in provincia di Parma, e Leonessa, in provincia di Chieti; a Fermo nelle Marche e Mosso, nel Biellese. Da Ardore, nel reggino a Furore, nel salernitano, al nostro Orino appunto, affiancato per la speciale occasione ad un comune del Perugino chiamato Pisciàno. Con un chiaro riferimento, per la verità non proprio simpatico, ad uno dei gesti universali dell’uomo. Battute a parte, evocate da Focus Extra, il servizio dedica anche un commento storico alla nascita di questo nome. «Il toponimo Orino, nel Varesotto, – si legge nell’articolo – è diminutivo di Orio, altro comune in Piemonte e in Lombardia, da orium, voce del latino parlato per orlo, ossia “al margine” . Il significato sottointeso sembra dunque legato proprio alla sua collocazione geografica, a margine del Campo dei Fiori.

b.melazzini

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