Varese, la Lega “commissaria” Ma tira già aria di congresso

VARESE Lega a pezzi? Loro dicono di no. Tutti sussurrano di sì. Il neocommissario Emanuele Monti si è insediato ufficialmente ieri sera con una riunione plenaria della sezione. Che non è stata propriamente entusiasta nell’accoglierlo. Ma i dirigenti gettano acqua sul fuoco e vogliono mostrare una sezione unita. «Non c’è alcuna lotta interna – precisa il segretario provinciale Stefano Candiani – il fatto di avere nominato Monti non è un problema. Noi nella Lega ci confrontiamo ai congressi e siamo uniti il giorno dopo».

Poi la frecciata: «Non siamo mica il Pdl». Monti parla di lavoro per «sostenere il nostro sindaco Attilio Fontana, che oggi ha l’importante ruolo di rappresentare a livello nazionale i sindaci leghisti, compito che gli è stato affidato a Pontida». Ma qualche malumore serpeggia.
A partire dagli ex dirigenti cittadini, che avrebbero preferito un’altra soluzione. «Diciamo che potevamo trovare una soluzione meno traumatica – dice l’ex dirigente cittadino Carlo Crosti – con un dialogo tra cittadino e provinciale. In ogni caso, l’importante è che si rispetti lo statuto ovvero che entro 90 giorni venga indetto il congresso cittadino». Del resto, la sezione fedele all’ex segretario Carlo Piatti si sta già organizzando per arrivare al congresso con un candidato unitario. Il primo a farsi avanti e a dare la propria disponibilità alla candidatura è stato il consigliere comunale Gianluigi Lazzarini ma in ballo ci sarebbero già anche altri nomi. Di mezzo c’è l’estate. «Diciamo che sarà un commissario balneare» commenta Marco Bordonaro.
E il capogruppo del Carroccio a Palazzo Estense, Giulio Moroni, si limita a dire. «Riunione produttiva, è emersa la voglia di lavorare e la voglia di unità». Stona l’assenza, anche se per motivi di lavoro, dell’assessore Fabio Binelli, che non si è presentato alla riunione di ieri, e che era stato il più critico sul commissariamento. A gettare acqua sul fuoco è comunque anche il neocommissario. «C’è un confronto normale nel partito – dice Monti – nessun problema, magari in un altro partito politico questa dialettica avrebbe potuto creare degli scontri, ma in Lega siamo uniti e siamo una sola grande famiglia». Durante la riunione, l’ex segretario Carlo Piatti ha ringraziato la sezione ed è stato accolto dagli applausi. È stato il più applaudito, dicono alcuni militanti. Ma anche gli altri. Insomma, la parvenza di unità è stata ritrovata.
Tutto tranquillo? Solo perché si va verso l’estate e quindi, con il pressing amministrativo che scema, si è deciso di abbassare la tensione.
Adesso i militanti si aspettano che il congresso cittadino venga convocato entro i termini statutari, ovvero da qui a 90 giorni. In pratica tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Se è possibile che Monti si candidi, il gruppo che sosteneva Piatti è pronto a trovare una candidatura alternativa. Ad avanzare la propria disponibilità è già stato il consigliere comunale Gianluigi Lazzarini, responsabile organizzativo del partito, che però ieri ha stemperato le polemiche dichiarando che nel suo ruolo andrà avanti anche adesso a collaborare con il commissario.
Lui è uno dei nomi possibili. Ce ne sono altri, stando a quanto dicono, ma è presto per tirarli fuori. In questo momento si ragiona su una rosa abbastanza ampia.
Marco Tavazzi

s.bartolini

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