Longobardi, macché barbari sono patrimonio dell’Umanità

CASTELSEPRIO (a.mad.) Castelseprio e Torba sono patrimonio Unesco. L’ufficializzazione è di ieri, quando la candidatura del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” è stata accettata e inserita nella lista del Patrimonio Mondiale. Per l’Italia si tratta del quarantaseiesimo sito iscritto nella celebre lista, il terzo in provincia di Varese, consolidando così la posizione di primato del Belpaese. Italia Longobardorum comprende  le più importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano,

che si situano dal nord al sud della Penisola, dove si estendevano i domini dei più importanti ducati longobardi.
La notizia dell’ufficializzazione è stata accolta con entusiasmo dagli amministratori comunali e provinciali, coinvolti direttamente nella gestione del lungo e difficile processo di riconoscimento: «Siamo molto soddisfatti di questo risultato che arriva dopo un grande lavoro – ha dichiarato l’assessore a cultura e turismo Francesca Brianza – L’area è sempre più fruibile dai visitatori e non ci siamo limitati a intervenire su Santa Maria Foris Portas, ma su tutta l’area archeologica, in perfetta sintonia con la Sovrintendenza». Ora si pensa già al domani, quando si dovrà continuare ad essere all’altezza del risultato raggiunto: «Questo riconoscimento ci sprona a fare di più – continua l’assessore -, poiché è un punto di partenza che vogliamo coltivare, far crescere. E’ quindi anche un impegno a mantenere gli standard del sito qualitativamente elevati».
Soddisfatto anche il vicepresidente e assessore al patrimonio Gianfranco Bottini: «Abbiamo avuto un periodo di grande attenzione e ancora adesso stiamo effettuando interventi a livello conservativo. Il settore ha sempre lavorato con impegno e consentendo ai commissari Unesco di vedere di volta in volta i miglioramenti apportati. Continueremo a lavorare, abbiamo ancora una serie di progetti da attuare. Ora possiamo dire che il “forziere” dei gioielli della provincia, con questo riconoscimento, diventa ancor più prezioso».
Monica Baruzzo, sindaco di Castelseprio, è al settimo cielo: «Siamo orgogliosissimi – ha detto – È un risultato che aspettavamo da tempo e per cui abbiamo lavorato alacremente. Ora dobbiamo fare una gestione condivisa con gli altri siti, faremo tutto ciò che sarà richiesto dall’Unesco. Al momento stiamo aspettando di capire quali sono, nel piano di gestione, i primi punti da attuare. Sicuramente vogliamo comunicare la notizia ai cittadini con una festa, come si conviene per sottolineare l’importanza dei bei momenti della vita di una comunità».
Il lavoro è stato lungo e tortuoso, dell’iscrizione nel patrimonio mondiale si parla ormai da anni e il morale dei proponenti è stato anche minato da qualche battuta d’arresto, che oggi fortunatamente rimane solo un brutto ricordo.

s.bartolini

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