Lega, Bossi vuole Stucchi a Roma Tra un mese Reguzzoni ministro?

VARESE Contrordine: “Giacomo Stucchi sarà capogruppo della Lega tra un mese. Non lo invidio. È un mestiere difficile che lo costringerà a restare a Roma”. A pronunciare questa parole è Umberto Bossi. Sì, dopo lo stop di qualche giorno fa al passaggio di consegne e la “bacchettata” al ministro dell’Interno Roberto Maroni, è stato lo stesso Senatur – dal palco di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo – ad annunciare il cambio della guardia con il bustocco Marco Reguzzoni.

/>Il duro scontro sulla figura di capogruppo alla Camera, che aveva visto giorni di tensione tra i colonnelli, il ministro dell’Interno Roberto Maroni in primis, e il cerchio magico che sta dietro a Marco Reguzzoni, sembra essere acqua passata. O meglio: il Senatùr spariglia ancora le carte. Come? Annunciando, durante l’incontro con i militanti di Romano di Lombardia, che tra un mese Giacomo Stucchi, il bergamasco che 49 deputati su 59 volevano capogruppo al posto di Reguzzoni, ricoprirà affettivamente quella carica. Esattamente tra un mese, ovvero appena prima della pausa estiva. Dal palco di Romano, Bossi ha chiamato proprio Stucchi: “Giacomo… Vieni qui”, ha detto rivolgendosi a Stucchi che stava poco distante in polo verde.
Poi l’annuncio. I militanti presenti hanno risposto applaudendo e sventolando bandiere.
Il motivo del ripensamento di Bossi rimane un mistero. Forse ha voluto anticipare i tempi, visto che comunque aveva prorogato il cambio di capogruppo per dicembre. E la prima volta non ha voluto accontentare i deputati forse per dimostrare che ancora una volta le decisioni più importanti nella Lega le prende lui. O forse c’è qualcosa di vero nelle voci che dicono che l’attuale capogruppo Reguzzoni potrebbe essere investito di incarichi più importanti. Si diceva, qualche settimana fa, che Berlusconi volesse realizzare due cambi ministeriali. Ovvero nominare Anna Maria Bernini del Pdl alla Giustizia, al posto del neosegretario Alfano, e Marco Reguzzoni alle Politiche comunitarie. Se ci sia qualcosa di vero, lo si scoprirà solo tra un mese.
Marco Tavazzi

s.bartolini

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