Arriva il maxi emporio cinese La Lega: “Non avrà successo”

OLGIATE OLONA (t.sco.) Un mercatone cinese proprio nella terra che ha visto nascere la legge sul «made in». Apre domani a Olgiate Olona l’Aumai, maxi-emporio commerciale da 35 mila articoli. Abbigliamento, bigiotteria, casalinghi, tutto made in China.
Ma la Lega non ci sta e per bocca del consigliere regionale Luciana Ruffinelli chiede ai sindaci di incentivare l’imprenditoria giovanile. Ovviamente italiana e padana. «È necessario incentivare l’apertura di nuove attività commerciali agevolando l’imprenditoria giovanile. Se ci sono ancora spazi da dedicare al commercio si faccia una scelta lungimirante,

bloccando le catene multinazionali e riservando incentivi e incoraggiamento umano alle nuove generazioni». Il nuovo concorrente è visto come fumo negli occhi dai commercianti bustocchi. «Sono i comuni che dovrebbero avere la forza di dire “no” a questa esplosione di grandi magazzini – dice Romeo Mazzucchelli, presidente di Ascom Busto e Valle Olona – ma anche loro hanno bisogno di incamerare gli oneri». «Capisco la delusione di Mazzucchelli e di Ascom – risponde Ruffinelli – che da anni si stanno battendo per il commercio di casa nostra e per i negozi di prossimità, che garantiscono una città viva e più sicura».
L’esponente della Lega non crede, però, che il maxi-emporio cinese avrà grande successo. «La gente è avveduta e controlla più di quanto ci immaginiamo la qualità dei prodotti e dei procedimenti di lavorazione». Certo, i prezzi saranno stracciati. «Ma deve esserci la consapevolezza che al basso costo corrisponde scarsa qualità».

s.bartolini

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