Varese, svelato giallo di Veddasca “La Gioconda è murata nella chiesa”

VARESE – Il centenario del furto della Gioconda è passato. Ma perché Graziano Ballinari, che si dice depositario dei segreti che circondano la Monna Lisa, non ha finalmente tirato fuori il dipinto di Leonardo? Quello originale che, secondo la sua ricostruzione, è conservato vicino a Cadero, nell’intercapedine del muro di una chiesetta? Ai numerosi lettori che si pongono questa domanda risponde il mutandologo in persona: «Se non sono riuscito a “liberare” la copia originale del quadro è

perché la gente mi ha lasciato solo. Avevo cominciato nell’agosto scorso dicendo che per la ricorrenza dei 100 anni avrei tirato fuori la Gioconda vera. Tutti hanno accolto la notizia con entusiasmo. Ma più passava il tempo più le persone che avrebbero potuto aiutarmi nell’impresa sparivano. Da solo mica posso prendere una pala e andarla a prendere. Domenica scorsa, giorno in cui cadeva la ricorrenza, pensavo di trovare una folla davanti a casa, ma non c’era nessuno». Ballinari racconta di aver chiesto sostegno anche alle istituzioni: «Ho scritto alla Galleria degli Uffizi di Firenze e al quotidiano francese Le Figaro. Tutti mi hanno risposto di essere interessati, ma poi mi hanno ignorato. Per la Francia è un segreto di stato: la Gioconda è stata mandata ovunque, anche a New York. Ma a Firenze non la portano. Ho scritto al Louvre, ma non mi hanno mai risposto. Mi sarei aspettato una lettera con scritto di finirla di raccontare questa storia, da cui sono stati tratti film e articoli. E invece nulla». Quella del furto della Gioconda è una vicenda piena di misteri. «A rubare la Gioconda e a portarla a Cadero sono stati i fratelli Lancellotti, arrestati in Francia e poi rilasciati – racconta l’oste – Dopo il furto la Gioconda è rimasta nell’osteria di Cadero per 22 mesi. Il papà dei fratelli Lancellotti, che era un maresciallo, ha pagato Vincenzo Peruggia per prendersi la responsabilità di essere il ladro. Questi si è sottoposto a un processo che è durato un giorno. Tutto è stato lasciato cadere quando la Gioconda è tornata a Parigi, il 4 gennaio del 1914. Peccato che non era non era quella vera. Anche il pittore Galileo Chini ha scritto che presentava delle pennellate fresche». E ancora: «Secondo me questa storia fa paura. Se la gente vuole parlarmi sono qui all’Osteria Cose d’Altri Tempi di Bizzozero. Mica mi nascondo».

e.besoli

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