Tragedia ad alta quota, parla l’amico «Albino morto per un malore»

SOLBIATE ARNO «Siamo convinti che Albino abbia accusato un malore. Chi era con lui lo ha visto come sedersi di colpo e rotolare per la discesa. Fino a quando non è andato a sbattere con la testa contro un sasso morendo sul colpo».

I drammatici momenti in cui ieri mattina ha perso la vita il solbiatese di 60 anni, Albino Tiziani, sono stati raccontati dal coordinatore della Protezione Civile di Solbiate Arno, Giuliano Restelli. Associazione nella quale operava da tempo lo stesso Albino, insieme alla moglie che del gruppo era vicecoordinatore. «Albino – racconta il coordinatore del gruppo di Protezione Civile – si trovava in Svizzera per raccogliere funghi insieme a un amico. Un altro volontario dell’associazione. Non appena è accaduta la tragedia – ricorda Restelli – sono stato contattato al cellulare proprio dalla persona che si trovava con Albino in quel momento.
È stata una terribile fatalità. Dalla dinamica sembra proprio che si sia trattato di un malore, non è spiegabile che sia inciampato. Quando si muoveva su quei sentieri aveva la forza e l’abilità di uno stambecco, l’incidente non può essere stato provocato da una manovra azzardata».

Restelli non riesce a darsi pace e racconta con incredulità quello che è successo. Non appena è stato avvertito ha preso la macchina e ha accompagnato in Svizzera la moglie e la figlia di Albino. Qui ha incontrato il compagno di escursione di Tiziani dal quale ha appreso la dinamica dell’incidente. «Era insieme – insiste Restelli – a una persona che oltre a essere un nostro volontario lo è anche nelle ambulanze del 118. Per quella che è

la sua esperienza di soccorritore ha capito subito che si era trattato di un malore. Ha visto proprio mentre si accasciava in modo innaturale, non come se fosse inciampato. Ha visto mentre rotolando ha ridisceso il pendio picchiando la testa violentemente contro un masso».
 
L’amico non ha potuto fare altro che chiamare tempestivamente i soccorsi: «Aveva capito – aggiunge – che per Albino purtroppo non c’era niente da fare. È arrivato l’elisoccorso, ma ormai era già deceduto. Intanto ci ha chiamati avvertendoci di quel che era successo». Un dramma senza ancora un perché: «In questo momento – conclude Restelli – il suo corpo è ancora in Svizzera a disposizione del medico legale. Da quello che abbiamo capito non credo verrà effettuata un’autopsia. Non conosciamo la tempistica ma penso che in pochissimi giorni le autorità svizzere daranno il nulla osta per far rientrare la salma in Italia e per far celebrare i funerali».

e.besoli

© riproduzione riservata