Solbiate Arno commossa ricorda Albino Tiziani

SOLBIATE ARNO Dolore e lacrime a Solbiate Arno per la tragica scomparsa di Albino Tiziani, l’uomo di 60 anni morto in Svizzera martedì mattina mentre stava cercando funghi in compagnia di un amico.

Una terribile fatalità che ha sconvolto l’intera comunità, a partire dal sindaco Marco Riganti. «È stata una notizia tremenda – spiega il primo cittadino – quando l’abbiamo appresa non volevamo crederci. Conoscevo Albino, era un volontario silenzioso: parlava poco e faceva tantissimo. La sua famiglia era molto inserita nella vita associativa e cittadina di Solbiate Arno».

Il sindaco è addolorato: «È stata una perdita molto pesante, era un uomo che non si tirava mai indietro, lavorava tantissimo e se poteva aiutava chiunque avesse bisogno. Era un grande lavoratore, da pochi mesi era andato in pensione ma continuava a essere molto attivo. Albino collaborava da tempo nella protezione civile, di cui la moglie è vice coordinatore, a testimonianza di quanto fossero dentro le cose di Solbiate. Anche la figlia aveva collaborato con il Comune, una famiglia davvero perbene».

Il paese è sotto choc per quello che è successo e non riesce a darsi pace. La convinzione degli amici è che la morte sia stata causata da un malore. Lo ribadisce il coordinatore del gruppo di protezione civile di Solbiate Arno, Giuliano Restelli: «Restiamo convinti di questa cosa: dalla dinamica raccontata da chi era con lui in quel momento si intuisce che non poteva essere inciampato, sicuramente ha avuto un problema fisico. Non può essere altrimenti».

La salma si trova tuttora in Svizzera: «Sappiamo che le due imprese di onoranze funebri, quella di Locarno e quella italiana, si sono già sentite per mettersi d’accordo, ma per il momento non ci sono novità. Stiamo aspettando che le autorità diano il via libera».

Albino era una persona schiva e tutto questo clamore lo avrebbe messo in imbarazzo. Resta però l’affetto che in tanti gli stanno dimostrando. Un affetto che si è conquistato con i fatti, lavorando e mettendosi a disposizione della comunità come volontario. «Non faremo nulla di particolare – conclude Restelli – il giorno del funerale lo accompagneremo all’entrata e poi all’uscita dalla chiesa, com’è già successo per altri volontari scomparsi prima di lui. Per noi è una perdita grandissima». Il funerale deve essere ancora fissato. Sarà poi cremato, come ha deciso la famiglia in queste ore.

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