Blitz a Varese contro Gentile E il parchetto ricorda Arrigoni

VARESE Blitz della “Fabbrica di Nichi” a Varese e, per una sera, i giardinetti Gentile diventano “spazio verde Vittorio Arrigoni”. E’ successo ieri sera e i promotori dell’iniziativa spiegano le ragioni: «Abbiamo provato ad ignorarla. Ci siamo detti “è solo una targa”. L’abbiamo trovata uno scherzo di cattivo gusto, il modo più semplice per un assessore all’Ambiente per essere ricordato senza impegnarsi seriamente per l’ambiente, il territorio e il verde comune. Abbiamo pensato fosse l’unica possibilità per una destra che, nonavendo più nulla da raccontare e proporre può solo ricordarsi. Intitolare uno spazio a Giovanni Gentile non è però solo una trovata pubblicitaria, una uscita goliardica, perché una città costruisce attraverso la propria toponomastica la propria identità, sceglie ipropri valori e i propri modelli, elabora la memoria comune».

«Noi non riconosciamo Gentile nel nostro Pantheon etico e civile. Non lo riconosciamo come ministro fascista, perché la nostra storia è quella della Resistenza, della Costituzione e dei valori di libertà e giustizia. Non lo riconosciamo come teorico di un sistema scolastico classista e aristocratico, perché la nostra scuola è aperta alle pluralità e alle contaminazioni, ha come scopo la libera produzione e condivisione dei saperi, non la legittimazione dello status quo. Non permetteremo che uno spazio così caro a molte generazioni, così caratterizzante della quotidianità delle studentesse e degli studenti sia intitolato a Gentile».

Di qui la scelta di cambiare, almeno per un po’, il corso delle cose: «Siamo indisponibili e continueremo a proporre valori e alternativi reintitolando lo spazio a personalità dai vissuti e dal pensiero adatti a raccontare una città e una scuola di oggi e per il domani, non del Ventennio. Per stasera il parco vicino al masso sacro è lo spazio verde pubblico Vittorio Arrigoni».

s.bartolini

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