Incidente mortale a Brinzio Pietro stava tornando dal lavoro

BRINZIO Tragico pomeriggio a Brinzio per la drammatica scomparsa di Pietro Piccinelli, muratore frontaliere residente in paese di 52 anni deceduto in un incidente stradale mentre stava rientrando a casa dopo il lavoro.

Poche centinaia di metri e sarebbe arrivato sano e salvo dopo una settimana trascorsa lavorando in un cantiere edile della Svizzera. La tragedia si è consumata poco dopo le 16.15 di ieri lungo la Sp62 all’altezza di Brinzio. La velocità, il buio, una manovra azzardata, l’asfalto reso viscido dall’umidità. Le cause sono ancora tutte in fase di accertamento fatto sta che il motociclista di Brinzio è morto sul colpo dopo uno scontro con un Land Rover con a bordo due inglesi residenti ad Azzio.

Le circostanze devono essere ancora chiarite ma secondo una parziale ricostruzione l’automobilista stava percorrendo la provinciale in direzione di Brinzio, il Land Rover, invece, si stava muovendo dalla parte opposta verso Masciago Primo. A un certo punto, all’altezza di un pericoloso curvone, è avvenuto il frontale che non ha lasciato scampo a Piccinelli. La Land Rover avrebbe svoltato a sinistra verso una piccola piazzola immersa nel verde. Lì i due inglesi avevano intenzione di fermarsi, forse per far scendere il cane: ma questo aspetto particolare deve ancora trovare conferma.

In ogni caso l’impatto a quel punto è stato inevitabile: il motociclista, in sella a una Kawasaki Versys, si è scontrato frontalmente finendo sotto l’avantreno. La moto ha proseguito la sua corsa sbattendo violentemente contro la boscaglia lato strada. Uno dei primi a intervenire è stato Francesco Spreafico, una guardia ecologica, che in quel momento si trovava a passare da quelle parti. «Ho capito subito – spiega l’uomo – che per il motociclista non c’era più niente da fare. Era pallido e non dava alcun segno di vita. Non era cosciente, probabilmente era già morto. Una scena davvero terribile».

In pochi istanti sono arrivati i mezzi di soccorso del 118 i cui operatori si sono immediatamente preoccupati di mettere in sicurezza il ferito tentando di salvargli la vita. Le sue condizioni, però, erano disperate, tanto che da lì a poco è spirato nonostante i tentativi di rianimarlo. Nel frattempo sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco oltre alle pattuglie della polizia stradale provinciale di Varese. Gli agenti, dopo aver effettuato i rilievi tecnici e fotografici dell’incidente, hanno fatto rimuovere la macchina e la motocicletta in modo da ripristinare la circolazione stradale.

Ulteriori testimonianze su La Provincia di sabato 19 novembre

e.marletta

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