Laghi varesini in maglia nera Inquinati dieci punti su undici

VARESE Ambientalisti contro assessore: come sono, davvero, le acque dei laghi del varesotto? La Goletta dei Laghi, l’iniziativa di Legambiente che monitora la salubrità delle acque dei laghi italiani, è passata dai laghi di Varese, Verbano e Ceresio. E il bilancio non è dei migliori: su undici punti esaminati, solo in uno i tecnici dell’associazione hanno registrato valori accettabili. Ma l’assessore provinciale all’Ecologia, Luca Marsico, ribatte: «l’Asl ci ha promossi. Ho pochi dubbi su quali siano le analisi più affidabili».

Dopo sette anni di monitoraggio costante, dicono gli attivisti di Legambiente, in provincia di Varese apparentemente non è cambiato nulla. La Goletta dei laghi ha scelto una decina di punti precisi dove effettuare i controlli: sul Lago Maggiore, il canale artificiale vicino alla spiaggia comunale di Germignaga, la foce del torrente Boesio a Laveno Mombello, la foce del Bardello a Brebbia, quella dell’Acquanegra a Ispra, l’oasi della Bruschera ad Angera e la spiaggia Sasso Cavallazzo a Ranco. La roggia del Gat a Biandronno e la foce del canale Brabbia a Cazzago Brabbia sul Lago di Varese e la foce del fiume Telo di Osterno a Claino di Osterno, lo scarico lungolago di via Ungheria a Lavena Ponte Tresa e la foce del Rio Bolletta a Porto Ceresio per la parte varesotta del lago di Lugano.

Solo a Ranco i temibili batteri escherichia coli e gli enterococchi intestinali, residui degli scarichi fognari, sono al di sotto dei limiti consentiti. In tutti gli altri punti superano di gran lunga i massimi consentiti. Marsico, però, non si fa impressionare: «dipende anche da dove viene prelevata l’acqua da analizzare: se lo si fa a pochi metri da uno scarico abusivo, è facile trovare valori sballati. L’Asl, però, nelle ultime misurazioni che sono state diffuse, ha dato la balneabilità a ben ventiquattro spiagge, e in generale le acque hanno avuto ottimi risultati dal punto di vista batteriologico».

«La situazione degli scarichi fognari, soprattutto sul lago di Varese, è ancora ben lungi dall’essere risolta – dice Barbara Meggetto, direttrice di Legambiente Lombardia – dal 2008 stiamo portando avanti sempre le stesse richieste, ancora attuali: eliminazione degli scarichi diretti a lago, completamento dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue civili, ridimensionamento degli sfioratori di piena, separazione delle acque bianche dalle nere». Anche qui, Luca Marsico risponde deciso: «il lago è tutto collettato. Se la Goletta ha individuato qualche scarico fuori norma,

che lo segnali all’autorità competente. Gli sfioratori hanno dei problemi, è una cosa nota e ci stiamo lavorando».Il problema dei laghi dipende anche dallo stato di salute delle acque dei loro affluenti, come spiega Alberto Minazzi, referente di Legambiente Varese «se le acque dei fiumi non vengono depurate prima di finire nei laghi, ecco che le analisi della Goletta lo dimostrano».

L’assessore Marsico, però, non si arrende: «quando c’è stato da dare giudizi negativi, l’Asl l’ha sempre fatto. Quest’anno, invece, hanno parlato di miglioramenti. A questo punto, mi viene da pensare che i dati di Legambiente siano frutto anche di un atteggiamento non completamente oggettivo».

e.marletta

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