Luino, strane luci nel cielo Gli Ufo sul lago Maggiore?

LUINO Sul cielo del lago Maggiore sono avvistati strani bagliori, forse appartenenti a oggetti non identificati. A segnalarlo è stata un’équipe di tredici persone dello staff della Fondazione Longobarda, presieduta da Rosemarie Macedonio.

Nella serata di sabato 1° settembre, attorno alle 22.10, il gruppo ha localizzato improvvisamente nella volta celeste sopra Luino una miriade di luci rosse. Dietro alla segnalazione dell’anomalo fenomeno, non c’è il desiderio di creare sensazionalismi, ma quello di «render conto di un accadimento straordinario che – secondo i componenti dell’associazione – potrebbe avere interessanti risvolti scientifici».

Sì, perché ad avallare la tesi delle presenze rilevate nella collettiva visione c’è la presenza nel gruppo di una docente universitaria, presidente di una multinazionale. La donna, che vuole mantenere l’anonimato, è stata la prima ad avvistare la strana apparizione in cielo.

L’incontro ravvicinato quindi non è raccontato da un gruppo di ufologi, appassionati del genere, ma da persone prive di interessi nel campo, che hanno semplicemente voluto segnalare un fenomeno a loro dire inspiegabile.

Niente lanterne volanti o fuochi d’artificio, ma piuttosto un’apparizione di oggetti volanti sconosciuti e luminosi. «Una miriade di luci rosse – è lo straordinario racconto degli avvistatori – Più di quindici oggetti che fluttuavano in modo armonioso, mutando e trasformandosi dalla forma di medusa a quella di serpentelli o embrioni».

Prive di un’orbita stabile, le misteriose luci hanno compiuto insolite traiettorie prima di esaurirsi: «Si avvicinavano e si allontanavano con un movimento espansivo, retroattivo, simultaneamente tra di loro, e a uno a uno si rimpicciolivano, fino a scomparire come in un buco nero».

A ulteriore supporto della testimonianza dell’incredibile danza celeste, gli avvistatori hanno realizzato alcuni scatti fotografici, che lasciano intravedere, nell’oscurità del cielo notturno, fasci di luce degradanti dal rosso al giallo e di varie forme, oltre a un video.

«C’erano colori straordinari su uno di questi corpi – spiega la stessa presidente della Fondazione Longobarda – Mi attengo ai fatti e non escludo che sia un reale fenomeno di oggetti non identificati». La testimonianza si chiude con l’invito, a coloro che avessero assistito al medesimo fenomeno, a confermare l’accaduto, e con la richiesta alle autorità scientifiche di indagare sul caso.

A chi di dovere, dunque, l’onere di verificare se si tratti una suggestione collettiva o se davvero la volta celeste sopra il lago Maggiore sia stata meta degli Ufo.

Elena Botter

s.affolti

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