Choc e lacrime per Lia La ragazza «con il sorriso»

VARESE Le commesse del Levi’s Store di via Veneto, ieri mattina, erano sotto choc per la morte della collega e amica Lia.
«Siamo sconvolte», queste le uniche parole che le ragazze riescono a pronunciare, nel tentativo di trattenere le lacrime. Incredule e ancora sconvolte, hanno aperto il negozio al pubblico ma per loro, così come per familiari e amici, era una giornata di lutto per la scomparsa di Lia Ossola, 33 anni di Sangiano,

che ha perso la vita martedì pomeriggio in un incidente d’auto sul lungolago, all’altezza di Calcinate.
La giovane donna era a bordo della Honda Civic, guidata dal fratello Dario, quando la vettura ha urtato frontalmente un furgoncino: nessuno dei due veicoli ha avuto il tempo di frenare.
I due fratelli stavano rientrando da Veleso (in provincia di Como) dove erano andati a trovare i genitori, da poco trasferitisi lassù con il fratello minore. Purtroppo, a causa delle gravi ferite riportate alla testa e al torace, Lia non ce l’ha fatta: trasportata d’urgenza all’ospedale di Circolo, dove era già arrivata in arresto cardiaco e dopo vari tentativi da parte dei soccorritori di rianimarla, ha smesso di respirare.
Dario (35 anni), invece, è stato trasportato in elicottero al Sant’Anna di Como. Quando i soccorritori lo hanno estratto dalle lamiere, l’uomo era sotto choc per il terribile impatto: il suo unico pensiero era rivolto alle condizioni della sorella che gli sedeva priva di sensi al fianco.
I due fratelli, quasi coetanei, convivevano nella casa lasciata dai genitori a Sangiano insieme ai loro cinque gatti. La scelta di non trasferirsi con il resto della famiglia a Veleso è stata dettata anche dal fatto che entrambe i fratelli lavoravano a Varese: Lia alla Levi’s e Dario nel reparto gastronomia dell’Iper di viale Belforte. Tra martedì e meroledi notte, i medici del Sant’Anna hanno deciso di operare Dario con un intervento di neurochirurgia per tentare di rimediare alle lesioni riportate a due vertebre: durante l’impatto, la Civic si è accartocciata su se stessa, intrappolando con le lamiere i due fratelli nell’abitacolo.
Dario si trova ancora ricoverato in rianimazione all’ospedale di Como in prognosi riservata. Accanto a lui, i genitori e il fratello Marco. Fuori pericolo, invece, Alberto Mapellido: l’uomo di 53 anni, residente in provincia di Lecco e trasportato al Circolo, alla guida del furgoncino.
Lia era una ragazza conosciuta e amata da tutti a Varese. Tutti la ricordano come una ragazza gentile, fine, sempre con il sorriso sulle labbra e disponibile nei confronti del prossimo: insomma, «una persona veramente speciale».
Una tragedia che ha lasciato tutti increduli. «Non ci sembra vero – commentano con gli occhi lucidi dal FreeTime, il bar al fianco del negozio dove Lia lavorava – Era qui tutti i giorni: veniva a fare colazione e a prendere la piadina per la pausa pranzo. La vedavamo ogni giorno: era una ragazza dolcissima. Non si poteva non volerle bene».
Anche la comunità di Sangiano è sgomenta: «Era una ragazza di cuore come lo è la mamma».

s.bartolini

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