Tagliaerba eco e low cost? Compri un alpaca e sei a posto

VARESE La benzina costa troppo? Il tempo per tosare il prato è sempre meno? Allora l’alpaca è la soluzione che fa per te.
Non è uno scherzo, tanto è vero che allo Zoo di Varese di via Macchi ce ne sono 12 in vendita. Gli esemplari sono esposti in un terreno confinante con la Sp1 e la loro presenza, da sola, è già uno spot promozionale.
«Gli alpaca sono decespugliatori ecologici, sono adatti per tagliare il prato e tenere pulito il sottobosco,

mangiano le erbacce ma non le cortecce delle piante – spiega Gianbattista Lamperti, titolare del negozio – Richiedono cure minime: fieno per integrare l’alimentazione e una tettoia sotto cui ripararsi in inverno (possono resistere alle basse temperature grazie al vello abbondante che copre l’animale fino ai piedi)».
«Tosano il giardino, ma senza rovinarlo: lo zoccolo è ricoperto da un cuscinetto che attutisce il peso dell’animale e non lascia il segno sul prato. Gli alpaca sono carini da vedere, molto docili e sporcano sempre in uno stesso punto, cosa che rende semplice la raccolta degli escrementi». Il prezzo di una coppia di alpaca è di tremila euro: duemila la femmina e mille il maschio (si vendono anche separatamente, la femmina costa di più perché è ambita come fattrice).
Un alpaca è consigliato per “la manutenzione” di un giardino di mille metri quadrati: meglio non sceglierlo per una villetta a schiera perché non avrebbe abbastanza erba di cui cibarsi. «Non esistono vere e proprie regole per la detenzione di questi animali, l’unica cosa da osservare è il buonsenso» specifica Lamperti.
Gli alpaca, inoltre, non sputano come i lama se non in rari casi, quando due maschi sono in competizione tra di loro.
Gli animalisti ci perdonino il paragone tra l’animale e la macchina, ma chi reputa il decespugliatore “alpaca” troppo potente per il proprio giardino può orientarsi sul modello “pecora nana”. «La pecora nana è un animale molto più piccolo e che costa molto meno: con 300 euro se ne comprano due – dice Lamperti – In compenso, per detenere questo animale, sono superiori gli obblighi di legge: le pecore vanno denunciate all’Asl, che deve rilasciare al proprietario l’autorizzazione e il codice stalla. Ogni anno i veterinari dell’Asl effettuano i prelievi del sangue per i controlli sanitari, che sono i medesimi a cui sono soggetti gli animali da reddito».

s.bartolini

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