Maroni nella sua Lozza «coccolato» dalla mamma

LOZZA Bobo con la mamma e gli amici ricarica le batterie nella sua Lozza. «Qui voglio l’85% dei voti». Questa mattina il candidato alla presidenza della Lombardia Roberto Maroni ha inaugurato la nuova sede della Lega Nord nella sua Lozza, il paese alle porte del capoluogo in cui tuttora vive e a cui è sempre rimasto legatissimo. Un’occasione per una rimpatriata con amici e parenti, oltre che con diversi candidati alle regionali e alle politiche,

da Fabio Rizzi a Giancarlo Giorgetti, da Emanuele Monti a Stefano Candiani, ma soprattutto per ricaricare le batterie in vista delle ultime due, decisive, settimane di campagna elettorale per conquistare la Lombardia.
E così per una mattina la politica, il 75% del gettito fiscale e le polemiche con gli avversari Albertini e Ambrosoli, possono essere messi fuori dal cancello. Tanto che la più in apprensione stamattina sembrava essere mamma Alice, la «sciura» Maroni, che esortava i presenti ad approfittare del ricco rinfresco preparato per l’occasione.
Già sabato sera a Varese, alla risottata con presentazione dei candidati lumbard al Politeama, Bobo si era scatenato sul palco con il suo organo hammond insieme ad alcuni amici del Distretto 51, stamattina c’è ancora spazio per la spensieratezza.
Per «testare» un nuovo speciale modello di occhiali rossi, con la scritta «Maroni» sulle lenti, portati da Stefano Candiani, ma anche per scherzare in compagnia. Come quando un militante gli chiede di «portare in braccio il cagnolino come ha fatto Monti in tivù» e Bobo gli risponde mostrando sullo smartphone la foto del suo pastore tedesco Ares. «Come faccio a portarlo in braccio?».
Il tutto mentre Matteo Bianchi dà istruzioni per la festa a base di polenta e cinghiale già programmata proprio a Lozza per il 27 febbraio. Poi di corsa a Milano dove oggi pomeriggio Maroni partecipa alla festa dei Giovani Padani in corso Como. Andrea Aliverti

s.bartolini

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