Una notte con i volontari che salvano i rospi dai fossi

Cassano Valcuvia Notte inoltrata e pioggia battente, ai bordi della strada delle torce tremolanti illuminano i fossi che costeggiano la statale 394, nei pressi di Cassano Valcuvia. Le macchine passano vicino a due uomini che trasportano un secchio da una parte all’altra della strada dopo aver perlustrato i prati e canali limitrofi. Sono le Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana che, in questo periodo, si mettono al servizio dell’ambiente impegnandosi nella tutela dei rospi e di altri anfibi. In questo periodo, gli esemplari di bufo bufo (rospo comune), escono infatti dal letargo invernale per raggiungere gli stagni e acquitrini a valle dove si riprodurranno nei mesi primaverili. Un breve tratto, qualche chilometro che per la maggior parte di essi è letale vista la presenza proprio a metà del loro cammino di una delle strade più trafficate della provincia.

«Il progetto risale al 1993 e le barriere che abbiamo ideato e che mettiamo nei periodi di transito non servo a evitare la morte di molti esemplari di questa specie a rischio – dice Gabriele Gobbato, responsabile del Servizio di Vigilanza Ecologia Volontario – Il piano si è sviluppato in anni successivi con il contributo anche dell’Università dell’Insubria». «Abbiamo osservato un aumento della popolazione nel 2003 e in questi anni un brusco calo di esemplari contati – continua Gobbato – inoltre ci sarebbero altri siti nel Varesotto che meriterebbero attenzione».

Proprio nella zona di Cassano si potrebbe costruire, dopo attenti studi, un sottopasso, già in progetto da tempo e di futura attuazione. «Il problema è che tra le Gev non c’è mai stato un ricambio generazionale e tra i ragazzi solo recentemente è cresciuta l’attenzione verso un’opera volta alla preservazione della fauna territoriale messa in grave pericolo» analizza ancora Gobbato.

L’iniziativa di recente sta avendo successo anche tra i giovani, che partecipano in veste di semplici volontari, sempre più entusiasti all’operazione di “Salvataggio Anfibi”. Come Giulia, 25 anni e già impegnata in un’altra onlus animalista luinese: «Il progetto è aperto a tutti – dice – le guardie hanno bisogno di molte persone per coprire tutte le sere e in questi ultimo periodo hanno aderito molti miei amici incuriositi da questa “strana” esperienza. Ho creato anche un gruppo su Facebook». In un giorno sono stati salvati 80 rospi e 4 rane.

f.artina

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