Il sottopasso di Venegono"intrappola" i passanti

VENEGONO INFERIORE Fuori servizio l’ascensore del sottopasso, che ora "intrappola" anche i pedoni. Si sono ripresentati, più pressanti che mai, i problemi di malfunzionamento dell’ascensoredel sottopasso di Venegono Inferiore, installato per agevolare il superamento della ferrovia a ciclisti e disabili. Una storia, quella dell’infrastruttura, che è costellata di problemi e malfunzionamenti. L’ascensore era entrato in funzione un paio di anni fa e fin da subito ha mostrato evidenti limiti. Per ragioni svariate, sono infatti frequentissimi gli inceppamenti del meccanismo e sono tante le persone rimaste intrappolate.

Gli ultimi due episodi risalgono a giovedì mattina e martedì sera. In entrambi i casi sono stati gli uomini della Protezione civile (aiutati martedì sera anche dai carabinieri della tenenza di Tradate) a liberare i malcapitati utenti del montacarichi maledetto. «Siamo usciti questa mattina e martedì sera – racconta il coordinatore cittadino della Prociv Filippo Piazzon -, abbiamo come al solito sbloccato il meccanismo ed azionato il funzionamento manuale fino al completo liberamento della persona». Un disservizio che si fa tanto più pressante d’estate, quando anche a causa del periodo di ferie, il servizio di pronto intervento tecnico si fa meno puntuale. «Adesso lo abbiamo spento – continua Piazzon – c’è qualcosa che non funziona e fino all’intervento dei tecnici è meglio non utilizzare l’impianto».

La questione lo scorso autunno è stata al centro di un consiglio comunale aperto sollecitato dalla cittadinanza e dall’opposizione a cui l’amministrazione ha partecipato facendo intervenire anche le Ferrovie Nord. «In quell’occasione – ricorda il primo cittadino Pierluigi Oblatore – annunciammo l’accordo sulla sostituzione degli ascensori e sul rifacimento delle rampe, in modo da addolcirle e superare il limite delle scale». Un accordo che a quasi un anno di distanza è rimasto lettera morta e su cui il sindaco Oblatore non intende transigere: «Ferrovie

Nord non stanno facendo quello che si era deciso – continua – e così non si può andare avanti. Non posso impegnare ogni giorno la Protezione civile per presidiare gli ascensori. Io capisco le difficoltà di natura finanziaria, ma noi i soldi da impegnare per la parte di nostra competenza li abbiamo trovati, così devono fare anche Le Nord». In attesa che la situazione si sblocchi, il sindaco ha ricordato di avere ancora in cassa la quota comunale di 500 mila euro per la realizzazione del sottopasso da versare alle Nord: «Non trasferiremo un euro fino a quando la situazione non verrà risolta e tratterremo tutti i soldi che stiamo spendendo per le manutenzioni».

b.melazzini

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