Da Napoli a VareseTramite la camorra

VARESE Uno da Varese organizzava le rapine ai Tir sulla tangenziale di Milano; l’altro si nascondeva a Gemonio, per rendere meno visibili i suoi legami con la criminalità organizzata di Napoli: in questo modo faceva da coordinamento tra camorra e malavita locale che colpiva nell’hinterland milanese.
Sono le ipotesi  di accusa che gravano sul capo di due varesini arrestati martedì mattina all’alba dai carabinieri: il primo, Berardino Moneta, residente a Varese, era considerato uno dei capi della banda;

il secondo, Matteo Langella, viveva a Gemonio, e fungeva da tramite con la camorra. Sono stati entrambi arrestati nel Napoletano, insieme ad altri 15 sodali. Rubavano, principalmente nell’ hinterland milanese, i rimorchi dei Tir e quando non gli riusciva sequestravano il proprietario per rapinarlo del rimorchio. Quindi il bottino – medicinali come la dopamina, pc, casse di champagne, batterie per auto – veniva piazzato sul mercato napoletano con la probabile complicità della camorra. Ma l’organizzazione è stata sgominata dai carabinieri che hanno eseguito gli arresti ieri mattina. In tutto 17 persone, fra chi è stato bloccato nelle scorse ore e chi si è visto recapitare in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare.
L’operazione, condotta dal Nucleo investigativo, denominata Tre Vulcani, è una tranche di analoghe indagini che in 18 mesi hanno portato dietro le sbarre circa 45 persone. In sintesi – hanno spiegato i militari – una parte della banda si occupava di fare colpi di carichi di autoarticolati anche usando un complice che aveva un’autofficina, un’altra di piazzare la merce e una terza, gestita da siciliani con manovalanza sudamericana, di colpi in ville ed esercizi commerciali.
In particolare fra gli arrestati figurano Pasquale De Matteo, di 40 anni, napoletano, già in carcere dal 15 maggio, ritenuto dagli investigatori il promotore dell’associazione per delinquere; Luigi Cinquegrana, di 55 anni, napoletano, che si pensa sia uno dei ricettatori e Natale Mazzone, 57 anni, originario del Barese, il proprietario dell’autofficina.

s.bartolini

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