"Nessun omicidio sulla barca"L’avvocato chiede l’assoluzione

Assoluzione completa perché il fatto non sussiste. «Nel senso che – ha spiegato ieri l’avvocato Cesare Cicorella – non è stato commesso alcun omicidio. La morte di Giuseppina Nicolini è una tragica fatalità: il ragionevole dubbio non serve, sono le prove a dirlo in modo molto chiaro. Il resto sono suggestioni, illazioni di parte». Ieri davanti alla Corte d’Assise presieduta da Toni Novik hanno parlato la difesa di Piero Colombo e le parti civili. Con Franco Rossi Galante,

legale della società che assicurava il Delfino Bianco, che si è unito alla richiesta di Cicorella: «Assoluzione completa – ha detto rivolto alla corte – che possa restituire un poco di dignità ad un uomo che da anni risponde di accuse ingiuste». Una vittima – ha detto Cicorella – Un uomo innamorato». Non un mostro calcolatore, ma un compagno talmente preso da chiedere a Giuseppina di seguirlo nel viaggio della vita: un anno e mezzo in barca per fare il giro del mondo. E Cicorella smonta il movente economico: «E’ a questo punto che i due decidono insieme di stipulare un’assicurazione sulla vita, stavano per intraprendere un viaggio che comportava dei rischi. Hanno voluto pensare ai loro figli. Che l’assicurazione vedesse loro come principali beneficiari è un suggerimento che arriva dallo stesso consulente assicurativo».

© riproduzione riservata