Un viaggio nei musei grazie allo smartphone. Le testimonianze varesine tutte in una App

La tecnologia sempre più di supporto all’arte e alle attività culturali della città di Varese

– La tecnologia in supporto dell’arte e delle attività dei musei. E così anche i cinque musei varesini appartenenti al progetto VareseMusei sull’onda lunga della tendenza tecno-artistica e dello straordinario successo del sistema di grafica che sfrutta l’interazione reale-virtuale, si sono attrezzati per diventare ancora più alla portata di smartphone e mobile device palmari con una applicazione che promette il superamento dei tradizionali servizi di audioguida grazie all’utilizzo della realtà aumentata, che offre ai visitatori la possibilità di ampliare l’esperienza della visita sovrapponendo elementi e contenuti digitali accessibili sullo smartphone su una visione dal vivo dell’opera d’arte o dello spazio reale.

Quando il visitatore utilizza la fotocamera per inquadrare le opere d’arte esposte, queste sono riconosciute per mezzo della tecnologia di riconoscimento dell’immagine TinEye: sullo schermo compaiono i contenuti appositamente studiati dal team della società Smart-Augmented Culture che ha una delle sedi a Busto Arsizio.

Si avvia un breve contenuto audio accompagnato da immagini, animazioni e focus multimediali dedicati all’opera.

Personaggi come Ludovico Pogliaghi, Giulia Taccioli, Mario Bertolone, Angelo Castiglioni guideranno il visitatore attraverso voci e immagini di archivio nella fruizione.

A differenza di una simulazione del mondo creata a computer, la realtà aumentata ha per definizione l’obiettivo di aumentare la percezione sensoriale del mondo reale arricchendolo di contenuti digitali con cui è possibile interagire, proprio come succede con l’app che ha catalizzato il mondo lo scorso anno, prodotta da Niantic.

La definizione “realtà aumentata” si deve a un ricercatore americano, tale Tom Caudell, e al suo collega David Mizell, entrambi impiegati a Seattle nel colosso Boeing, che coniarono il termine per primi per indicare il sistema grafico che i tecnici elettricisti dell’azienda utilizzavano per sovrapporre gli schemi agli elementi reali dei circuiti sugli aerei.

Come molte tecnologie nate per situazioni specifiche, le sue applicazioni negli ambiti più diversi non mancano e sono in continua evoluzione.

Dalla moda alla pubblicità, dal turismo alle istituzioni culturali, gli ambiti più interessanti che sfruttano questo sistema che a differenza della realtà virtuale che fornisce un coinvolgimento di tipo immersivo (ad esempio con i google glass) dà la possibilità al fruitore di interagire anche con l’ambiente reale.

Il progetto, premiato da un Bando di Regione Lombardia per la valorizzazione dei sistemi museali locali, è stato presentato nei giorni scorsi dall’assessore alla Cultura del Comune di Varese Roberto Cecchi con Daniele Cassinelli, Jessica Silvani (che ha curato anche la redazione del bando), Sara Meroni e Marco Cucci (Smart-Augmented Culture).

L’app si scarica da Aurasma, ci si registra e si sceglie il canale VareseMusei, ed è gratuita per iOS e Android.

Le applicazioni per mobile in generale sono oggi elementi utile a integrare la tradizionale offerta dei musei migliorando l’efficacia della comunicazione e della conoscenza del patrimonio culturale e rappresentano modalità diverse e inconsuete per vivere il museo. Qualsiasi idea va bene per superare la crisi che investe in generale i musei e Varese ha ben compreso quale strategia adottare: fare rete innanzitutto, senza eludere la questione della sostenibilità economica, attraverso la cooperazione, la concentrazione e la riorganizzazione dei sistemi museali locali.

E anche cavalcare la rivoluzione delle tecnologie e della nuova dimensione immateriale dei beni, dei servizi e delle attività contribuisce a riaffermare la centralità della cultura nella società.

Tuttavia non va sottovalutato un aspetto a mio avviso importantissimo: il capitale umano, ovvero tutte quelle professionalità qualificate e quei volontari organizzati senza i quali non si va da nessuna parte.