Vergiate: il silenzio dopo la tragedia. «Erano una coppia meravigliosa»

Incredulità dopo l’inspiegabile morte di Claudio Nizzola e Renata Ottone

Comunità, quella di Vergiate, sotto choc e ancora incredula di fronte alla tragedia nella quale hanno perso la vita i due coniugi, Claudio Nizzola 62 anni e la moglie Renata Ottone di 57 anni.

All’indomani del tragico evento, un presunto omicidio suicidio, il sentimento di dolore e di incredulità, tra vicini di casa e abitanti della stessa strada, via Cusciano, non è cambiato. «Quando succedono certe cose – racconta una residente della via – fai fatica a crederci. Sembra quasi una cosa lontana. Come quando ascolti certe notizie terribili al telegiornale: sembra impossibile che possano capitare anche ai tuoi vicini di casa. Quando me l’hanno raccontato ieri mattina mi si è gelato il sangue. Non potevo crederci. A volte queste tragedie succedono anche in un piccolo paese come Vergiate. Davvero scioccante».

Ancora più scioccante il fatto che i due coniugi vengano descritti da tutti come una coppia modello, due sposini da “Mulino Bianco”, come si è sentito ripetere un sacco di volte in questi due giorni passeggiando per le vie di Vergiate. «Una coppia meravigliosa – stringe i denti una conoscente – un fatto davvero impensabile. Che potesse capitare a loro proprio faccio ancora fatica a immaginarlo. Mai una lite, mai delle urla. Mai niente. Una coppia perfetta».

Una coppia riservata e molto discreta che se n’è andata in silenzio come loro natura. Nessuno avrebbe sentito nulla. Di notte Claudio Nizzola avrebbe soffocato in camera da letto con un cuscino la moglie, per poi togliersi la vita la mattina dopo lanciandosi da oltre una decina di metri, dal solaio della palazzina nella quale vivevano.

«In questo momento – dice un altro residente di via Cusciano – meglio far silenzio. Giudicare i fatti è impossibile. Nessuno sa per davvero cosa sia accaduto. Cosa sia scattato e perchè? Personalmente sono vicino ai familiari che devono sopportare un peso e un dolore tanto enorme. In paese ognuno dice la propria senza sapere neanche di cosa si stia parlando. La cosa assurda è che alcune persone si permettono di giudicare anche la dinamica. Dovrebbero imparare ad avere più rispetto, soprattutto quando ci si trova di fronte a vicende così dolorose e inspiegabili».

Quella del silenzio è anche la strada che ha deciso di percorrere la parrocchia di Vergiate che contattata telefonicamente ha preferito evitare commenti su questa tragica vicenda: «Non facciamo commenti – fanno sapere – non abbiamo gli elementi per dire qualcosa rispetto a questa vicenda».