Ennesima strage a Lampedusa Oltre 300 i migranti affogati

Si aggrava di ora in ora il bilancio del naufragio nel Canale di Sicilia Erano quattro i gommoni partiti dalla Libia e naufragati lunedì

Ennesima tragedia della disperazione nel Canale di Sicilia dove almeno 330 migranti, ma c’è chi parla addirittura di oltre 420, di origine subsahariana sarebbero morti mentre navigavano a bordo di tre gommoni diretti verso l’Europa. A riferirlo sono stati altri 9 migranti recuperati nelle prime ore di ieri da un mercantile di fronte alle coste libiche. La cifra riportata dai superstiti è stata confermata dall’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati. I sopravvissuti, giunti ieri mattina a Lampedusa,

hanno detto di aver fatto parte di un gruppo molto più grande, imbarcato su tre carrette del mare. I soccorritori però hanno trovato soltanto due imbarcazioni, segno che la terza potrebbe non avere retto al mare in tempesta.
Due giorni fa, durante le operazioni di soccorso di altri 105 migranti, 29 dei quali morti successivamente per ipotermia, si era diffuso il timore per le sorti di un’altra imbarcazione segnalata da alcuni familiari di migranti alle autorità spagnole. In quel caso il Centro nazionale di soccorso della guardia costiera di Roma aveva dirottato la nave Bourbon Argos sul luogo segnalato, per ricercare l’altro eventuale barcone.

Si prospetta quindi una delle tragedie più grosse avvenute negli ultimi anni nel Canale di Sicilia. Anche perché il numero delle vittime potrebbe essere destinato a crescere di molto. Al momento è difficile stabilire esattamente quanti siano i dispersi e i morti. Di certo, secondo quanto raccontato dai migranti sopravvissuti, la cifra non sarebbe inferiore alle 330 vittime. Almeno duecento, infatti, erano gli occupanti dei due natanti intercettati, mentre un altro centinaio era a bordo di una terza imbarcazione, della quale però non si ha più traccia. I migranti salvati, che sono in buone condizioni di salute, hanno riferito di essere partiti sabato dalla Libia, e di aver affrontato il mare con onde alte anche dieci metri prima di essere recuperati dai soccorsi. Condizioni inaffrontabili soprattutto a bordo di natanti inadeguati.

L’Unhcr, che non ha escluso la presenza di un quarto gommone disperso, che farebbe lievitare ulteriormente questo tragico bilancio, ha confermato i dati riferiti dai migranti, parlando di almeno 232 morti. Su Twitter la portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati, Carlotta Sami, cita le parole dei nove sopravvissuti al naufragio. «Sono 9, sani e salvi dopo quattro giorni di mare, ma gli altri 203 sono stati inghiottiti dalle acque» dice la Sami che ieri è sbarcata a Lampedusa per seguire il trasporto delle salme dei 29 migranti morti qualche giorno fa di ipotermia.