Libia nel caos, l’Onu si defila «Dateci armi contro le milizie»

Rinviati «sine die» i negoziati tra le fazioni in conflitto nel Paese
Il governo riconosciuto chiede aiuto alla comunità internazionale

– I negoziati in Libia sotto egida Onu previsti per ieri sono stati rinviati «a data da destinarsi», hanno dichiarato diplomatici e funzionari del Paese nordafricano. La missione delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) «ci ha informati del rinvio sine die», ha detto un deputato libico dietro garanzia di anonimato. Il capo della Unsmil, Bernardino Leon, aveva inizialmente fissato per ieri la riunione alla ricerca del dialogo tra le parti in conflitto, per provare a trovare una via d’uscita alla situazione ingovernabile in cui è precipitata la Libia dalla caduta di Muammar Gheddafi. Un primo meeting, tenuto lo scorso settembre, non aveva dato risultati.

La Libia intanto versa nel caos, con decine di milizie formate dagli ex insorti e che impongono i loro diktat nelle regioni controllate. Il Paese è de facto diretto da due governi e due parlamenti che si contendono a distanza il potere. Il nuovo parlamento eletto nel giugno 2014, con sede a un migliaio di chilometri da Tripoli, è stato invalidato dalla Corte suprema libica lo scorso 6 novembre, decisione respinta dall’assemblea di Tobruk. Da parte sua, il Congresso generale nazionale (CGN), l’ex parlamento dominato dagli islamisti, è tornato a funzionare in accordo con una coalizione di milizie di Fajr Libya, che aveva già installato un governo parallelo a Tripoli.

Intanto ieri il governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale ha lanciato un appello per la fornitura di armi da utilizzare nella lotta contro le milizie locali. «Chiediamo alla comunità internazionale di assumersi le sue responsabilità legali e morali e di armare l’esercito libico, senza ulteriori ritardi, affinché possa adempiere alla sua missione nazionale», ha detto Ashour Bou Rached, rappresentante libico presso la Lega Araba riunita al Cairo. «In Libia, più viene ritardata la vittoria militare contro milizie brutali e più aumenta la loro espansione, riducendo le chance di una soluzione politica alla crisi», ha aggiunto il funzionario libico. La Lega araba si è riunita con la massima urgenza per discutere proprio i «pericolosi sviluppi che sta vivendo la Libia e l’aumento della violenza e degli atti di terrorismo», ha dichiarato domenica il numero due dell’organizzazione, Ahmed Ben Helli.