Venezia, si sfiora la tragedia

Un vaporetto, dopo essersi scontrato con una chiatta nel canale della Giudecca, è stato infilzato parte a parte da un palo da ormeggio di 10 metri.

Hanno visto la morte in faccia le miracolate 30 persone a bordo del vaporetto. Il bilancio finale è di sette feriti, una sola dei quali – una donna veneziana di 54 anni – ha riportato una ferita lacero-contusa all’avambraccio ed altre abrasioni. Gli altri sei, con contusioni in varie parti del corpo e colpi di «frusta» per il contraccolpo, sono stati medicati sul posto, e dopo il trasferimento ai pronto soccorso di Mestre e Venezia sono stati dimessi.

/>«La bricola è entrata per tutta la lunghezza in cabina. Potevamo morire!», ha raccontato uno dei contusi. «Mentre la barca retrocedeva verso la chiatta – ha aggiunto – qualcuno a prua ha fatto in tempo a capire cosa stava succedendo, ed ha abbassato istintivamente la testa…».
Le immagini girate dai Vigili del fuoco all’interno del «motoscafo» – un modello di vaporetto più piccolo – della linea 4.1 dell’Actv non lasciano dubbi sul rischio corso dai passeggeri.
L’enorme palo in legno d’abete, lungo una decina di metri con un diametro di 40 centimetri, era agganciato alla gru della chiatta, che lo teneva sollevato quando c’è stato l’impatto.
L’oscillazione ha lanciato la «bricola» come un ariete verso la poppa del vaporetto, ha sbriciolato le vetrate, piegato come burro il montante in ferro della struttura, e la punta si è conficcata sull’ultimo seggiolino della cabina.
Se qualcuno avesse occupato quel posto non avrebbe avuto scampo.
L’incidente, secondo i primi accertamenti, sarebbe stato causato da un problema meccanico all’invertitore di marcia del vaporetto. Il comandante del mezzo stava partendo dall’imbarcadero della «Palanca» quando non è più riuscito a governare il mezzo, che in retromarcia è andato ad incocciare la chiatta, un pontone usato per posare le «bricole» in laguna.
Il motoscafo, ha precisato l’Actv, era stato sottoposto a verifica tecnica solo l’8 agosto scorso, ed aveva avuto il via libera a alla navigazione dalle autorità competenti.
Il mezzo non aveva ancora superato le mille ore di utilizzo motore per la nuova fase di manutenzione.
Vaporetto e chiatta sono stati posti sotto sequestro ed è stato aperto un fascicolo d’inchiesta per fare luce sull’incidente. Dell’indagine si occuperà la Capitaneria di Porto.
Oltre un anno fa a Venezia c’era stato un altro tragico incidente che aveva causato la morte di un turista tedesco, Joachin Vogel, schiacciato da un vaporetto mentre era in gondola con la famiglia, vicino al ponte di Rialto. Una tragedia, avvenuta il 17 agosto 2013 poco prima di mezzogiorno, che aveva scosso la città lagunare e accesso i riflettori sull’eccessivo traffico di mezzi a motore e non lungo la sua principale arteria acquea.