Selvino fa 100. E la longevità finalmente si tinge di blu

Un altro bustocco al traguardo del secolo di vita. Antonelli: «Finalmente tocca a un uomo»

Festa grande per i cent’anni di nel palazzo più longevo di Busto. Il sindaco : «Finalmente un uomo. Fino ad oggi avevo festeggiato solo centenarie donne».

C’era anche il suo quinto bisnipote, il piccolo Giorgio, nato lo scorso 31 ottobre, ieri pomeriggio in viale Boccaccio a cantare “Tanti auguri” al neo-centenario Selvino, che taglia oggi il traguardo del primo secolo di vita. Curiosamente, nello stesso palazzo popolare del quartiere Santa Croce di Brughetto che è decisamente il più longevo di Busto, fatta eccezione forse per le due case di riposo. Sempre qui infatti, poco più di un anno fa, il sindaco Gigi Farioli era venuto per l’ultima volta a festeggiare i 105 anni di , poi deceduta, mentre recentemente è scomparsa un’altra donna che aveva 99 anni. Selvino Menabò vive con la moglie , che ha 90 anni.

È lei il suo elisir di lunga vita: «Mamma lo nutre in modo perfetto – racconta il figlio Attilio – cibi sani, porzioni misurate. E infatti papà è sano come un pesce, non prende neanche una pastiglia e cammina da solo per tutta la casa, persino di notte con una piccola luce. L’altroieri è caduto e il Voltaren gli dava fastidio».

Eppure è apparso in forma, ha cantato una canzone della gioventù (“L’amore è come un treno, fila sereno”) e sorseggiato di gusto lo spumante rosè per il brindisi. Originari di Ostiglia, in provincia di Mantova, Selvino e Teresa vivono a Busto Arsizio dal 1958, emigrati negli anni del boom dell’ex Manchester d’Italia. Provenendo da una famiglia di macellai da diverse generazioni, Selvino a Busto ha avviato una macelleria. Hanno due figli, Attilio e Marisa, quattro nipoti (tutte femmine, Annalisa, Maria Beatrice, Arianna e Cristiana) e cinque bisnipoti, più un sesto in arrivo, atteso per l’inizio della primavera. «Siete tutti splendidi. Siete tutti della bella gente» le parole di Selvino Menabò, nel ringraziare tutti i parenti e amici presenti alla festa.

Il sindaco Antonelli gli ha consegnato le classiche targa-ricordo e pergamena del Comune. Con una particolare soddisfazione, per due motivi.

Il primo, perché «finalmente – le parole dello stesso Antonelli – posso festeggiare un centenario uomo, tra tante donne. Per me personalmente è il primo, da quando sono sindaco. Ma su una sessantina di centenari, gli uomini si contano sulle dita di una mano». Il secondo, ancor più personale: oggi anche il sindaco compie 57 anni, quindi condivide la data di nascita con Selvino Menabò.